«Ale» Facchinetti
Pinko nuovo marchio

Torna sulla scena della moda la stilista bergamasca Alessandra Facchinetti, stavolta con un suo progetto di pret-a-porter, Uniqueness, realizzato con Pietro Negra, patron di Pinko. Il nuovo marchio, che verrà presentato a Parigi, avrà un approccio innovativo.

Torna sulla scena della moda la stilista bergamasca Alessandra Facchinetti, stavolta con un suo progetto di pret-a-porter, Uniqueness, realizzato con Pietro Negra, patron di Pinko. Il nuovo marchio, che verrà presentato a Parigi, avrà un approccio innovativo: unendo design e attenzione al mondo del web, vuole riscrivere le regole del gioco, con una collezione forte, che rielabori le tensioni e le innovazioni sociali della tecnologia, restituendole sotto forma di moda. Fin qui la teoria, ora bisogna vedere cosa realizzerà Alessandra, 39 anni, uno dei migliori creativi italiani, con alle spalle ruoli importanti e altrettante improvvise rotture.

«Sono entusiasta di poter lavorare ad un progetto così innovativo e anticonvenzionale, dove il vero DNA della collezione è la libertà di poter interpretare il nostro tempo», ha affermato Alessandra Facchinetti.

LA SCHEDA

Alessandra Facchinetti
è nata a Bergamo nel 1972. Ha frequentato la scuola d'arte in modo da poter disegnare, studiare storia dell'arte ed ampliare le proprie conoscenze di scultura e di architettura. Fin dalla tenera età ha coltivato la propria femminilità e l'attrazione per l'estetica. Nel 1993, dopo aver deciso di lavorare nel mondo della moda, ha ottenuto il diploma presso l'Istituto Marangoni di Milano.

Eppure chi conosce il suo stile creativo potrebbe essere perdonato per aver pensato che Alessandra fosse nata a Parigi e che avesse studiato sartoria presso i più influenti stilisti d'alta moda. Il suo particolare interesse per lo charme e la bellezza, la sua attrazione per la scenografia, il suo rispetto per la nobile natura della tessitura e le sue ampie vedute per le novità costituiscono l'essenza delle sue collezioni, arricchendo il tutto con una sfumatura di modernità, lusso e talvolta un tocco di sartoria.

La seconda passione che distingue le collezioni di Alessandra è il suo interesse per il design, visto da una prospettiva che si concentra sulla purezza delle forme e sulla linearità della struttura. Ed infine, ma altrettanto importante, la sua irresistibile attrazione per gli ornamenti, i dettagli minuziosi, l'artigianato e i materiali sofisticati. Alessandra ha debuttato nel 1994 in qualità di Coordinatore Artistico da Prada per le collezioni donna e uomo di Miu Miu, dedicandosi alla linea per sette anni. È una designer che adora le sfide, e ne crea una fusione con il suo istinto e la sua determinazione.

Nel 2000 Alessandra è entrata nel team di Gucci in qualità di Design Director del prèt-a-porter femminile, assumendo il ruolo di Creative Director nel 2004. Una giovane manager donna con idee chiare e solidi principi riguardo allo sviluppo lavorativo: la creatività deve essere rigenerata, stimolata e nutrita per potersi evolvere naturalmente.

Tra il 2006 e il 2008 si è dedicata a uno speciale progetto innovativo che ha reso unici i piumini associando l'aspetto tecnico e funzionale a quello sartoriale, con un'approfondita ricerca sui materiali, finiture e decorazioni. Nasce così Moncler Gamme Rouge. Nel 2008 le è stato assegnato l'incarico di Creative Director nella Maison di Valentino, dove ha contribuito con la sua visione di femminilità nel prèt-a-porter e nelle collezioni Haute Couture.

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