Carmina Campus
Borse con «BTicino»

Recuperare materiali destinati alla discarica e utilizzarli per realizzare accessori moda. Nuova collaborazione tra Carmina Campus e BTicino, produttore mondiale di linee di interruttori di design che ad Azzano San Paolo si occupa di interrutori automatici di potenza.

Recuperare materiali destinati alla discarica e utilizzarli per realizzare accessori moda. Nuova collaborazione tra Carmina Campus e BTicino, produttore mondiale di linee di interruttori di design che ad Azzano San Paolo si occupa di interrutori automatici di potenza, quelli cioè dei quadri elettrici per le medie e grandi realtà.

In sostanza le placche che coprono gli interruttori della luce sono entrate in alcune linee di borse del brand nato dalla creatività di Ilaria Venturini Fendi che punta sulla moda sostenibile, l'uso di dettagli vintage e materiale di scarto, recuperato e rielaborato. Ecco allora le Switch bags o le Nina bags, dove le placche degli interruttori diventano decoro sulla pattina, con i fori rettangolari degli interruttori «riempiti» con piccole cartelle colori in pelle in varie combinazioni cromatiche. Nella collezione delle Gardener bags, invece, le placche forate, in metallo argentato e dorato, o anche in altri materiali dai colori brillanti, diventano invece manici.

Da queste collezioni, colorate e originalissime, è nata così una partnership con la storica azienda BTicino, dal 1989 parte del gruppo francese Legrand.
Da Bergamo nessuna placca «modaiola», ma una produzione che va in giro per tutto il mondo. Nello stabilimento di Azzano (con 210 dipendenti e una ventina di lavoratori temporanei), infatti, si concentra la ricerca, lo sviluppo e la realizzazione di tutti gli interruttori automatici di potenza del gruppo, venduti sia come BTicino sia come Legrand. La Bergamasca è anche centro di competenza specifica per questo tipo di prodotto anche per le altre aziende del gruppo che fanno questi interrutori, in Russia e in India. E non si sa mai che qualche elemento degli impianti made in Bergamo non finisca, in futuro, su una borsetta o un bijoux Carmina Campus: «Nella nostra azienda l'attenzione alla sostenibilità e l'abitudine al riciclo hanno radici molto lontane - ha commentato Paolo Perino, presidente e consigliere delegato di BTicino -. Oggi ricicliamo quasi integralmente gli scarti di produzione. Con questa collaborazione vogliamo dare nuova vita anche a quei pochi prodotti di design, come alcune placche verniciate, che non possono essere riciclati e sarebbero altrimenti destinati alla discarica».

D'accordo Ilaria Venturini Fendi: «In una realtà globalizzata in cui i problemi economici, sociali e ambientali sono interconnessi, è ormai imperativo fare rete con altre realtà produttive per cercare interazioni positive. Penso che i benefici non siano solo per l'immagine delle aziende. Anche piccoli progetti infatti possono avere la forza di promuovere nuove tendenze con ricadute positive sull'ambiente, sull'economia e quindi sul benessere del pianeta».

Fabiana Tinaglia

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