Anche a Bergamo
i jeans di Brad Pitt

Sono i jeans che Brad Pitt indossa mentre porta a spasso la numerosa prole, quelli che vediamo a David Beckham paparazzato con Victoria. La lista delle star americane con i jeans Prps è lunga e glamour e ora l'azienda è sbarcata in Italia, per la precisione a Bergamo.

Sono i jeans che Brad Pitt indossa mentre porta a spasso la numerosa prole, quelli che vediamo a David Beckham paparazzato con la moglie Victoria. La lista delle star americane con i jeans Prps è lunga e molto glamour e ora l'azienda che produce questi pantaloni dal denim di alta qualità e dallo stile ricercato è sbarcata in Italia, per la precisione proprio a Bergamo. Dopo un lancio con tanto di mostra sulla storia del brand e del denim al Pitti Uomo dello scorso giugno, a Firenze, il bergamasco Fabio Sala – 54 anni, amministratore unico della Prps Italia - ha aperto il suo quartier generale a Bergamo, in via Tasca: qui si concentrano le attività per lo sviluppo e la distribuzione del brand in tutta la Penisola, qui si dirama la rete degli agenti e qui, oltre allo showroom, si svolge l'attività finanziaria e commerciale.

La società Prps Italia è nata lo scorso marzo: Sala ne è socio al 50% insieme a David Oved, presidente di Prps International: «Con l'azienda americana ho elaborato un percorso per approcciare il mercato italiano: ci basiamo su una brand identity molto forte e sull'alta qualità del prodotto – spiega il bergamasco -. Da qui abbiamo lavorato molto sulla vestibilità per il cliente italiano, molto diverso da quello americano». Del resto 25 anni passati in Diesel sono stati utili al manager originario di Torre de' Roveri: «A 20 anni ho iniziato a lavorare per un grossista di Albino che faceva moda uomo e donna a Bergamo. Poi ho iniziato come agente e distributore per il Nord Italia di Diesel – racconta -: Renzo Rosso l'ho incontrato per caso in un negozio di Milano. In quell'occasione mi propose di lavorare per lui: iniziai così l'avventura in Diesel».

Ora con Rosso resta una grande amicizia: «E la voglia di prendere al volo le occasioni. E le sfide: da libero professionista quale sono sempre stato ho lasciato anche uno showroom di 1200 metri e altri due più piccoli che gestivo occupandomi di marchi di denim e di moda donna. L'attenzione adesso è focalizzata solo su Prps». Da marzo Sala ha già aperto sei uffici in Italia: «Si tratta di showroom Prps in agenzie multibrand di Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Bari – spiega -. Nel frattempo sono in continuo contatto con l'ufficio stile di New York: la mia esperienza nel settore del denim in giro per l'Europa è strategica».

Non manca poi l'elemento sfida: «Prps è un brand di nicchia, i clienti da captare sono più esclusivi. Siamo nel mercato del lusso, una fetta che ancora, nonostante la crisi del settore, tiene e cresce». La dimostrazione al Pitti: «Stiamo parlando di denim di alta gamma, la collezione debutta in Italia con la primavera/estate 2014 e a Firenze abbiamo già acquisito una 50ina di clienti, 5 sono nella Bergamasca». E se il giro d'affari della Prps International è di 25 milioni di dollari, le previsioni di Sala per quanto riguarda l'Italia guardano il prossimo biennio: «L'obiettivo è distribuire il brand su tutto il territorio in maniera capillare grazie a un sistema di macro aree che garantiscono maggiore efficienza ed esclusività. Vogliamo raggiungere 150 punti vendita in Italia per il 2014, 250 in due anni, prima con la collezione uomo e poi con la linea donna».

Tutto questo creando un'esclusiva rete di selezionati di punti vendita, proprio come in America dove Prps è venduto in 225 multimarca tra cui department store come Barney's o Bloomingdale's. Qui le star americane vanno a fare shopping: «Prps è un luxury denin, un prodotto di lusso (i prezzi vanno dai 179 ai 600 euro, ndr) – continua Sala – e tre sono le linee che lanciamo anche in Italia: Prps Japan, tutta prodotta in Giappone, Prps Goods and Co., collezione più vintage e prodotta tra il Portogallo, la Turchia e la Cina, e Prps Noir, la collezione più lussuosa e ricercata con una particolare lavorazione e lavaggio che rende parte della linea in una tonalità nera». Tutto esclusivamente denim, elemento base dell'abbigliamento da lavoro americano fin dall'Ottocento e ora capace di catturare sempre più passerelle del lusso e star di tutto il mondo. Perché aveva ragione Yves Saint Laurent, il denim era il suo tormentone: «I jeans – diceva sempre – li avrei voluti inventare io».

Fabiana Tinaglia

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