All’asta centinaia di opere d’arte appartenute a Yves Saint Laurent

È stata già definita la «vendita del secolo» quella che si svolgerà il prossimo febbraio da Christiès, a Parigi, quando saranno battute all’asta centinaia di opere d’arte di proprietà di Yves Saint Laurent. Centinaia di oggetti di valore inestimabile - si parla di almeno 500 milioni di euro - raccolti con passione nel corso di quasi 40 anni dallo stilista francese, morto a 71 anni il 1° giugno scorso, assieme al compagno di vita Pierre Bergè, grande uomo d’affari e di cultura con il quale aveva fondato la Maison YSL.

Goya, Fernand Leger, De Chirico, Picasso, Mondrian, Warhol, Matisse sono solo alcuni degli artisti, un lungo l’elenco dei tesori che faranno dell’asta un viaggio nell’intimità del riservato e schivo Yves, l’eterno ragazzo dell’alta moda che difficilmente apriva ai fotografi la sua casa-museo in rue de Babylone. È lì, oltre che nell’appartamento di Bergè in rue Bonaparte, che sono conservate le opere raccolte assieme con la stessa febbre della scoperta.

Non è ancora noto l’elenco completo delle opere che saranno messe in vendita. Per questo bisognerà attendere la conferenza stampa prevista per settembre in cui sarà anche annunciata la data dell’asta. Le prime indiscrezioni parlano però di una collezione di smalti comprata da Hubert de Givenchy, di una grande tela di James Ensor, di un quadro di Gericault, di un «Nature morte au tabouret» di Picasso. 

Bergè non ha ancora spiegato perchè abbia deciso di disperdere la collezione, il cui ricavato è destinato ad alimentare le casse della Fondazione creata con lo stilista per la conservazione degli oltre 5.000 abiti e 15.000 accessori e disegni che racchiudono la storia della Maison nata nel 1962. «Ho voluto organizzare tutto io stesso, finchè sono vivo - ha dichiarato - e potevo farlo solo dopo la morte di Yves». E poi ha concluso: «La pagina è girata».(27/07/2008)

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