Ecco Muso e le sue borse, tra semplicità e cura del dettaglio

Settima puntata in giro per la città alla ricerca di giovani stilisti bergamaschi. Dopo Cherry Kiss, Re Logo, Moki, Marinella Confezioni, Labò e Taglio, ecco Muso

«Faccio solo borse, solo borse che piacciono a me. Non mi interessano la moda e le sue definizioni. Ho delle idee e le metto in pratica per il solo gusto di farlo. Non penso cosa potrà piacere agli altri. Magari mi incaponisco in alcuni particolari, nelle righe che non combaciano. Perdo tempo, ma non è così. Anzi, va bene così: perchè voglio cucire solo borse che io per prima userei. A volte sento parlare di moda, stilisti e tendenze, ma la mia borsetta è già piena, e quello che non ci sta non mi appartiene».Questa è Muso, nome d’arte di Alssandra Casali, 29enne di Bergamo. Che voglia o no, la moda in un modo o nell’altro le deve appartenere per forza. Lei che con queste borse racconta il suo modo di essere: un scricciolo fuori, tutta ricci neri e dita affusolate, e un caratterino pepato dentro. Una «musona» dice lei - da qui la scelta di «Muso» -, una che ha le idee chiare vien da dire a chi la scopre attraverso le sue creazioni. Borse, soltanto borse, che cuce con originalità: «Non ricordo neppure la prima volta che ho preso l’ago e il filo in mano - sorride Alessandra -. Sono sempre stata circondata dalla passione per il cucito, per il lavoro a maglia. Un mestiere antico e casalingo che per me è diventato una passione, un divertimento». Creando borse curate in modo scrupoloso nel dettaglio: «Curo i particolari, la cucitura delle fodere, il colore e i filati dei manici - spiega - e in fondo amo fare le borse proprio perchè si tratta di uno degli accessori più importanti per una donna, ma soprattutto perchè in una borsa e nelle sue minuscole perfezioni riesco a rappresentare il mio modo di essere». Ossia: «La borsa è, nella giusta misura, la sintesi di quello che sono, è un accessorio che ha una funzione e che con la sua estetica trasmette un modo di essere». E il suo modo di essere è la semplicità: «Non parlerei di minimalismo, perchè non c’è da parte mia alcuna ricerca di essere minimale - puntualizza Muso -. Sono semplice e uso tessuti semplici». Cotone, lino e lana, con borse molto spesso reversibili. Niente orpelli, Alessandra Casali parte dalla forma e poi cerca i tessuti e i colori che danno vita al suo progetto di borsa. Con idee molto chiare per il prossimo autunno-inverno: borse capienti, forme morbide, privilegiando le tinte unite, con un’attenzione alle tonalità del marrone, blu e grigio. «Niente pence, linee dritte e sempre doppi manici, per una borsa comoda da tenere sulla spalla» spiega ancora Muso. Una borsa che contenga al suo interno tutta una vita, tra grandi e piccoli segreti da custodire. «L’idea è anche di preparare una linea serale - continua Muso -, ma niente raso o velluto: pochette di cotoni pregiati, impreziosite da bottoni o spille».
Perchè Muso è proprio così: idee ben chiare e tanti progetti di borse. Che cercano ora una location: «Ho avuto ottime ma purtroppo saltuarie collaborazioni con negozi di Milano e ora sarebbe interessante poter esporre le mie borse in qualche negozio di Bergamo».
Una stilista alla ricerca di un atelier, non sarebbe male. Per ora c’è solo una mail per contattarla - [email protected] - e il promemoria dei nomi buffi delle sue borse: A4, Brucobalto, Mangiaspalla. Borse colorate e divertenti, ma soprattutto comode e funzionali. E poi, come dice Muso stessa: «Faccio solo borse, la mia borsetta è già piena e quello che non ci sta non mi appartiene».

Fabiana Tinaglia

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(20/08/2008)

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