La ricerca: sempre più donne
fanno lavori da uomini

Sempre più donne lombarde protagoniste in settori che per l’immaginario collettivo sono tipicamente maschili. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2008 e a febbraio 2008. Per esempio fra i magazzinieri, quasi un su tre è donna (27,3% del totale delle ditte individuali lombarde nel settore) come un gestore di impianti ed attività sportivi su cinque (16,7%). Ma anche chi vuol prendere la patente troverà che circa un’autoscuola su cinque ha un titolare donna (18,3%) mentre la presenza femminile è al 16,3% tra i benzinai, del 12,6% tra i bodyguard, del 7,6% tra i calzolai, del 4,2% tra i demolitori e i trivellatori, del 5,2% tra i camionisti e del 4,3% tra i tassisti.

Vedono rosa anche design (45,5%), ricerca e sviluppo (31,3%) e i settori informatici (22,4%). In totale, se si considerano tutte le nature giuridiche, quello delle imprenditrici lombarde è un esercito che supera le 172 mila unità e rappresenta oltre un quinto dell’universo imprenditoriale regionale (21%). E se in generale le aziende «in rosa» si concentrano soprattutto nei settori più tradizionali del commercio (27,6%), nelle attività immobiliari, il noleggio, la ricerca e l’informatica (21,4%) e nel manifatturiero (13,2%), non mancano le specificità provinciali.

Le bergamasche preferiscono il settore del legno, le bresciane e le pavesi l’agricoltura (rispettivamente 20% e 16% del totale delle imprese femminili lombarde nel settore), le mantovane la silvicoltura (31%). Negli altri settori Milano fa la parte del leone ed è prima nell’industria del legno (33%) e dell’editoria (65%), nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (32%), nella produzione di metalli (43%), nella produzione di energia elettrica (48%) e nel recupero e preparazione per il riciclaggio (31%). Dopo Milano, Bergamo si distingue appunto per l’industria del legno (16%), Varese nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (21%), Brescia per la produzione di metalli (20%) e il recupero e riciclaggio (21%).

«Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio - sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c'è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante nel nostro Paese. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa.

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