Basta modelle, donne
comuni in passerella

La prossima settimana della moda milanese lancia le sue sfilate di «Critical fashion». Saranno trenta donne comuni, dall'impiegata alla fotografa, dall'operaia alla professionista, che sfileranno per dodici «firme» emergenti e per una casa di moda internazionale, la kosovara «Kujta&Meri», per esprimere un modo diverso di fare moda.

L'obiettivo è quello di mettere in scena sfilate che trasmettano un concetto di bellezza non stereotipato, lontano dal modello ormai omologato proposto dalle grandi case di moda. In passerella finisce quindi non solo la donna alta, magra e perfetta secondo i canoni estetici dettati dal «fashion business», ma anche la consumatrice che la moda la fruisce e che questa volta la interpreta pure.

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