Dall’Ottocento alla scoperta dei tessuti
Albini festeggia Thomas Mason

Un marchio, ma soprattutto un archivio di tessuti: oltre 700 volumi che risalgono fino ai primi anni dell’800 e in cui sono classificati migliaia di volumi che probabilmente compongono la più vasta raccolta di tessuti al mondo.

Albini festeggia Thomas Mason, che la famiglia bergamasca ha acquisito nel 1992, portando al Pitti una grande novità: per la prima volta, oltre alle cravatte, le pochette, i papillon, le sciarpe e i costumi da bagno inseriti in collezione lo scorso anno, anche una proposta di maglieria in lino e cotone. «Abbiamo presentato una polo a manica corta, una maglia a girocollo a manica lunga e un cardigan – spiega Maurizio Colnago, responsabile dell’Ufficio stile di Thomas Mason -. La polo è in cotone misto lino, mentre maglia e cardigan sono 100% in lino con una particolare lavorazione delavè che realizziamo direttamente ad Albino». Lavorazioni che garantiscono un colore molto profondo a questi capi che sono stati realizzati in due tonalità: «Dalle nuance del blu e dei toni militari ai toni coloniali e naturali» continua Colnago.

La produzione è italiana: «Laboratori specializzati: abbiamo usato filati della camiceria per capi che camicie non sono». E per festeggiare il 220° anniversario anche una limited edition: in questo caso una pochette «Anniversary» in puro lino di Normandia, con un ricamo a contrasto blu navy che replica fedelmente un disegno della metà dell’Ottocento proveniente dallo storico archivio di Thomas Mason, brand nato nel 1976 nel Lancashire: qui fu proprio Mason ad aprire una delle prime fabbriche di tessuti in cotone per camicie, utilizzati dai sarti londinesi del West End per l’aristocrazia e la ricca borghesia, poi esportati in tutto l’impero britannico e nel mondo.

Un nome riferimento dell’eleganza maschile britannica, tanto che negli anni Quaranta diventa fornitore esclusivo di Turnbull & Asser, il camiciaio della Casa Reale inglese. Dal 1992 tutta questa storia, ricerca stilistica e tutti l’archivio – il libro più antico risale al 1845 – è passato al Cotonificio Albini che per i tessuti Thomas Mason utilizza il suo migliore cotone, il Giza 45, coltivato in una piccola zona ad est del delta del Nilo, in Egitto.

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