Filo, bottoni e... camicie
Bagutta si colora a Milano

Filo, bottoni e... camicie. Anche dopo il Salone del Mobile, e aspettando Expo, il brand bergamasco Bagutta si colora grazie all’allestimento curato da Vito Nesta, art director che ha dato vita a una sua personale collezione per la casa.

Matericità e filati, volumi e silhouette, glamour e decor sono alcuni dei concetti speculari dei due mondi che Vito Nesta enfatizza per creare delle vetrine dove in modo spontaneo convivono abiti e oggetti per l’interior. Le camicie bianche, cult della proposta Bagutta, i fiori e i pois della nuova collezione primavera/estate dialogheranno questa volta con gli oggetti firmati da Alessandro Schvili.

Stesso background: Alessandro è cresciuto nella storica camiceria di famiglia da cui ha ereditato l’amore per il bello. «Ecco allora che ci si riconosce per lo stesso amore per i dettagli, il rispetto del lavoro artigianale e l’attenzione per importanti dettagli come un semplice bottone» commenta Antonio Gavazzeni, titolare del marchio Bagutta.

In questo gioco di rimandi e riflessi non è forse un caso che uno dei pezzi presentati sia proprio uno specchio, fatto però con materiali di recupero: i ferri della nonna, magistralmente posizionati a raggiera. Abbiamo poi una lampada a paralume che poggia su uno stelo di rocchetti di filo recuperati da una tessitura sarda.

Ed infine il tessile e la ceramica della collezione creata con Desiree Restuccia, caratterizzata da segni precisi: gli strumenti da lavoro del sarto, dalla forbice al metro, stampati digitalmente su tutta la biancheria per la tavola. Non manca il bottone creativamente inserito in un’asola delle tazze o dei piatti. «Metaforicamente ci piace pensare che sia proprio un bottone ad aprire e chiudere all’infinito e senza interruzione il dialogo di Bagutta con il mondo del design, dialogo tangibile nelle vetrine dei suoi monomarca, in occasione del prossimo Salone del Mobile» commenta ancora Antonio Gavazzeni, titolare del marchio. Per tutte le info www.bagutta.net.

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