In Borgo Santa Caterina
gli abiti sanno essere gentili

«Se dobbiamo diventare più gentili, questo processo include il fatto di prenderci sul serio, in qualità di persone che agiscono, che portano a termine le cose, che sognano. Dobbiamo essere il meglio di ciò che possiamo essere». Queste sono le parole che lo scrittore e saggista George Saunders ha detto a un gruppo di laureandi americani, un obiettivo a tendere che racconta il bisogno, sempre più concreto, di vivere con gentilezza la propria vita e le relazioni.

Si parlerà di gentilezza, anche e soprattutto attraverso la moda, l’arte e il design, venerdì 10 novembre allo spazio «Noam Lago the Other store» di via Borgo Santa Caterina 85. A pensare a questa serata (a ingresso libero) Beppe e Paolo Marchetti, designer: «L’obiettivo è quello di indagare su un modello nuovo in cui concetti come la cura,l’amore e l’accoglienza diventino termini propri non solo nella sfera domestica e personale ma anche in quella professionale e relazionale». Si inizia alle 17.30 con l’autrice di favole per bambini Vanessa Bonacina che presenterà e leggerà il suo nuovo libro «Una sorellina per B&B» mentre Simona Provesi racconterà il mondo della botanica ai genitori con un laboratorio sulle essenza naturali.

Alle 19 una tavola rotonda dove la gentilezza sarà spiegata da sei donne: oltre a Bonacina e Provesi, l’artista Mariella Bettineschi, l’architetto Elena Villa, la designer Michela Maggio e la stilista Serena Prometti. Non mancherà una performance artistica con Le Molecole intorno alle 20, basata completamente sull’improvvisazione. Il tutto condito dalle opere di Mariella Bettineschi che saranno esposte in Noam, e quelle di MarediMaggio, brand di Michela Maggio che riporta alla vita vecchie piastrelle raccolte negli anni sulle spiagge liguri: «Sono state gettate in acqua negli anni ’50 e ’60 durante la costruzione di palazzi e case nel tratto di costa che frequento e amo da tempo. Questi frammenti bellissimi, levigati e consumati dal mare e dal tempo, sono i protagonisti assoluti di oggetti d’arredo che realizzo in ferro e cemento con l’aiuto di artigiani locali».

Ogni pezzo porta con sé una storia, come quella della capsule collection che presenteranno Michela Vaglietti e Serena Prometti: si chiama «Dreaming Kindly» («Sognando con gentilezza») e le ideatrici del brand Urban Princesses esprimono così, ancora una volta con la libertà gioiosa che le contraddistingue, il loro senso di femminilità. «Forme e volumi che accolgono il corpo, con gentilezza e amore, per far sorridere l’anima. Abiti che si adattano a chili indossa, e non viceversa». Ci sono i toni del rosa e del grigio; c’è la variante del rosso, per una « donna forte ma aperta agli altri, capace di dare e di chiedere, che non ha paura di esprimere se stessa, anche attraverso abiti che sembrano sogni».

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