Le borchie orobiche sbarcano in Corea

In Città Alta scatti per Harper’s Bazaar

Cresce il progetto di Giovanni Nembrini, da Castelli Calepio un accordo con Seul: sette aperture per Studswar, puntando ora a Dubai. Lo scorso agosto anche una serie di scatti con l’attrice coreana Han Hyo Joo in Città Alta per Harper’s Bazaar.

In Corea il suo marchio è conosciuto da tutti, le sue scarpe sono nelle soap opera in onda in Tv e sul Web, e sono indossate da cantanti e attrici famose di Seul. Un successo che stupisce ancora e fa ben sperare per un 2015 di successi Giovanni Nembrini, ora pronto per il suo primo Pitti: alla Fortezza da Basso, dal 13 gennaio, sarà in scena con Studswar, nome del suo marchio che in inglese sta per «guerra di borchie», un gioco di parole che ha una storia lontana, nata 40 anni fa dall’azienda Omnere che suo padre aveva creato facendo fibbie e bottoni, poi diventata Metalfashion.

Lui, la seconda generazione, dal 2010 ha rivoluzionato la produzione e le borchie le ha utilizzate su una linea di sneakers che ora fanno furore in Corea.

Nel dicembre 2013, infatti, una grande azienda che si occupa di elettronica a Seul – e che ha deciso di diversificare gli investimenti spingendo sul settore della moda – ha scelto Studswar come marchio di riferimento e ha aperto quattro monomarca a Seul, nel quartiere della moda di Gangnam, oltre a uno a Busan, città portuale coreana, con anche due pop-up store sempre a Seul, negozi che hanno la stessa filosofia dei nostri temporary, con aperture cadenzate ogni tre mesi circa.

Mentre Nembrini pensa anche all’abbigliamento: una collezione pilota è già pronta e ha avuto anche una testimonial d’accezione, la famosa attrice coreana Han Hyo Joo che ha scattato alcune immagini tra le Mura venete e Piazza Vecchia in Città Alta, foto finite sul magazine Harper’s Bazaar.

© RIPRODUZIONE RISERVATA