Sandali e ballerine, sogno di bambina
Dopo Colmar Francesca punta ai tacchi

Per Colmar Originals ha disegnato 14 collezioni, l’ultima sarà presentata per l’estate 2017. Sempre con lo stesso spirito libero, quella voglia di giocare con le forme, i tessuti e i colori. Ma ora Francesca Bellavita, bergamasca 31enne, dalle giacche e i piumini ha deciso di mettersi a lavorare sul sogno di sempre, quello che l’aveva spinta a iscriversi all’Istituto Marangoni ormai diversi anni fa: disegnare e produrre scarpe.

Dai capispalla alle ballerine e tacchi a spillo non è proprio una passeggiata e la giovane stilista, nonchè blogger di moda molto seguita sui social network, si è presa il suo tempo: «Una delle prime regole che si imparano in questo mondo è che approssimarsi e inventarsi non funziona o comunque a lungo andare non porta a nulla: realizzare capispalla è stata una grande scuola e continuo a collaborare con Champion per una collezione di giacche e piumini e con Erreà Republic per un total look giovane, ma fare scarpe è un’altra cosa». Da qui il master in calzature: «Ho studiato e ho provato e riprovato. Ho fatto ricerca e alla fine, dopo anni di lavoro, ho incastrato tutte le tessere del mio puzzle. Se penso che fin da bambina disegnavo scarpe, e tra l’altro sempre così strane e fantasiose».

Disegni che un po’ le sono rimasti nel cuore, considerando che la sua collezione ricorda i cartoni animati, i giochi, i sogni di bambina: «Voglio che le mie scarpe siano come un gioco per chi le indossa: siano divertenti, allegre, spensierate. Un po’ come quando un bambino sceglie un giocattolo dallo scaffale di un negozio, ho pensato che le mie scarpe debbano essere allegre, trasformabili, originali».

Il nome? «Francesca Bellavita - dice lei -. Queste scarpe sono me in tutti i sensi. Come sono, come prendo la vita, sono l’entusiasmo di una ragazzina che ha voglia di vedere i lati positivi di una vita faticosa ma da affrontare sempre con una marcia in più - continua -. E senza mai prendersi troppo sul serio». Ha pensato allora alle favole e al mondo dei cartoons: «E io in quell’atmosfera da fumetto e fantasia mi sento a casa» ride.

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