Scott, da Albino al Pitti Bimbo - foto e video
E Stefano Cavalleri sbarca a Hollywood

Ottantaduesima edizione per Pitti Bimbo: dal 21 gennaio sono tre le giornate dedicate alla moda dei più piccoli con 445 collezioni attese (di cui 216 provenienti dall’estero) e oltre 6.700 compratori da tutto il mondo. Ecco tutti i bergamaschi in fiera.

Anche i bergamaschi confermano la loro presenza a Firenze: si tratta dei nomi più noti della moda bambino del nostro territorio, con una new entry da Albino.

In Val Seriana sono infatti dislocati gli uffici che distribuiscono a livello nazionale la Scott, noto marchio internazionale di outdoor e sportswear. «A Firenze saremo con Poivre Blanc: si tratta di un brand francese acquisito da uno dei soci della Scott – spiega Ambrogio Grillo, responsabile commerciale del marchio -. La sua distribuzione italiana è seguita ad Albino dove lavorano sul progetto una decina di persone».

Si tratta di abbigliamento per la neve donna e bambino, oltre trecento capi tecnici e di alto livello: «Al Pitti andiamo perché stiamo lavorando sul riposizionamento del marchio nel mondo del fashion: il settore bambino è il 50% del nostro fatturato e per il 2016 prevediamo di crescere del 20%. Obiettivo è raggiungere direttamente i negozi dell’arco alpino italiano, posizionandoci nel mercato dello sportswear di lusso».

Si conferma invece presenza fissa del Pitti il brand I Pinco Pallino, che mixa alta tradizione sartoriale italiana e uno studio più innovativo dei tessuti. In programma a Firenze un progetto legato al mondo dei sogni con Luisaviaroma, famoso negozio di moda fiorentino che il 21 gennaio presenterà una video-installazione dedicata ai «visionari che usano la tecnologia per dare forma ai sogni, con una commistione di classicismo e modernità». Questo mentre riapre il negozio romano, più grande in Via Vittoria 35, subito dopo l’inaugurazione di Pechino, nell’importante Parkview Green: «In programma un investimento biennale nello sviluppo retail volto ad espandere la presenza commerciale e l’immagine globale del marchio su nuove piazze strategiche, tra cui Hong Kong, aperto lo scorso novembre, e Seoul entro il primo trimestre del 2016» fanno sapere da Bagnatica, confermando anche la licenza per Trussardi Junior, che sarà presente al Pitti con i modelli disegnati da Gaia Trussardi.

Sempre a Firenze MiMiSol, etichetta disegnata da Imelede Bronzieri che tra maxi fiocchi e file di cristalli brillanti racconta una collezione sempre fanciullesca che si arricchisce per il prossimo inverno anche della collezione baby, nei toni del bianco e crema. Novità anche per Quis Quis: il marchio di Stefano Cavalleri ha conquistato Hollywood, vestendo tutti i bambini della pellicola cinematografica «Hunger Games: Il canto della rivolta Parte 2».

Cast stellare, una trentina i look del bergamasco in scena: «Una bella soddisfazione, a Firenze prevista anche un’esposizione dei capi scelti, mentre prosegue il mio lavoro di internazionalizzazione del brand, con un incremento del mercato nazionale ed europeo – commenta Cavalleri, che torna a lavorare su Bergamo -: continuo a seguire la licenza stilistica di Cesare Paciotti Kids e ho aperto un mio ufficio di stile a Trescore, avvalendomi della collaborazione di Operà dei bergamaschi Sergio Reggiani e Fausto Pedrini, che lavorano da anni nel mondo della moda».

Nuova stagione al Pitti Bimbo anche per Sarah Jane, giovane marchio della Hft di Alzano Lombardo: «Questa è la nostra fiera più decisiva, considerando che per la stagione che verrà abbiamo esteso la collezione a 150 capi, con un total look bambina all’insegna di fantasia e materiali pregiati, tutto made in Bergamo» commenta Diego Morzenti.

Bergamasca anche se con base a Milano Maria Cristina Codecasa Conti che torna a Firenze con Le Troisième Songe, ispirandosi alle fiabe: nasce così una collezione che si sviluppa attraverso lai narrazione di storie per l’infanzia «cucite» direttamente sull’abito. Si chiama infatti «Textus» il racconto creato dalla stilista e stampato su tessuto, all’insegna della complicità tra mamme e bambini.

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