Voglia di lettura?
Ecco un po' di fumetti

L'estate calda offre nuovi spazi per riconciliarci con la lettura e per evitare di ingolfarsi nella palude dei soliti titoli imprescindibili o indigesti, ecco alcune fresche proposte colte nell'ampia prateria del fumetto.

Se azione, intrighi e i colpi di scena sono le spezie che gradite in un fumetto, allora Secret Warriors è sicuramente il piatto più appetitoso tra quelli sfornati negli ultimi tempi in casa Marvel. Il protagonista è Nick Fury, il personaggio dell'agente speciale tutto d'un pezzo che ormai ha guadagnato una sua dimensione cinematografica grazie ai film di Iron Man. Stavolta Fury è alle prese con una crisi che mette in dubbio tutto ciò per cui si è battuto. Lo Shield, l'organizzazione che ha guidato per anni sventando terribili minacce agli Usa e allo stile di vita occidentale, ha rivelato un volto inatteso piuttosto lontano dal ruolo di baluardo della democrazia. La nuova battaglia di Fury è una lotta per la verità e la giustizia che è costretto a compiere fuori dalle sedi istituzionali. E lo farà nel modo che conosce meglio: guidando una squadra di giovani eroi esordienti.
Questa lunga premessa è necessaria per presentare Secret Warriors, una miniserie dedicata al super agente che i Marvel fan di lunga data hanno apprezzato per le battute taglienti e il sigaro sfrontatamente piazzato all'angolo della bocca. La particolarità di questo fumetto, tipico prodotto d'azione e complotti a stelle e strisce, è che si avvale di molti talenti tricolori: alle matite infatti troviamo il dinamico Stefano Caselli e ai colori l'inventiva di Daniele Rudoni. Inoltre il numero due di Secret Warriors è stato presentato di recente a Bergamo dal disegnatore Alessandro Vitti, che si è già fatto conoscere con gli X Men e Brendon della Sergio Bonelli Editore.

Murena è invece un tuffo nella storia di Roma - anno 54. d.C - appassionante come un colossal e vivido come un technicolor. L'azzeccata coppia artistica belga formata da Jean Dufaux ai testi e Philippe Delaby alle matite ricostruisce con dovizia di particolari l'ascesa e la caduta di uno degli imperatori tristemente più noti: Nerone. Il punto di vista del racconto è quello di Lucio Murena, un nobile che perde la madre, uccisa perchè troppo "vicina" all'imperatore Claudio, e giura di vendicarla: il suo cammino si incrocia più volte con quello del giovane Tiberio Claudio dominato dall'astuta madre Agrippina che non esita a impegare lusighe e veleni per spianarsi la via verso il potere assoluto.
Ciò che colpisce in questo fumetto è l'assoluta ricchezza dei dettagli, lo studio delle scenografie e dei costumi, dai sontuosi palazzi imperiali ai tuguri del vizio, dai cenci degli schiavi alle tuniche dei senatori. La scelta di Dufaux e Delaby è quella di riportare sulla carta scene del passato senza filtri, senza distogliere lo sguardo dalla violenza e dai soprusi che segnavano la società della Roma imperiale. Vediamo così la grama esistenza degli schiavi: gladiatori addestrati a combattere per la vita, strumenti da soma, oggetti di piacere da prendere e gettare. Ma la fragilità che tocca anche le classi sociali elevate: mercanti e cortigiani sono esposti ai capricci del potente di turno. Una parola può significare gloria e benefici, un gesto può essere la rovina. E a questa dinamica non sono indenni patrizi e senatori, filosofi e letterati, come Seneca e Petronio che entrano in contatto con la follia assolutista di Nerone. Un imperatore che inizialmente fu ben accolto dalla plebe, ma progressivamente divorato dall'illusione di incarnare una nuova divinità rivelò il suo volto dispotico e distruttore.
Murena, pubblicato da Panini Comics e uscito in due volumi: «Il potere e la gloria» e «La dea nera», racconto a tinte forti. Non mancano sangue, lussuria e tradimenti che ci restituiscono in un avventuroso e realistico affresco la grandezza e il degrado della Roma ai tempi di Nerone.

Filosofia, storia, matematica, etica e logica. No, non è il piano di studi di una facoltà universitaria ma sono i temi trattati da Logicomix, un fumetto dedicato ai grandi pensatori del '900 frutto di un team che riunisce professori universitari, romanzieri e disegnatori: Apostolos Doxiadis, Christos Papadimitriou, Alecos Papadatos, Annie Di Donna. Detto così sembrerebbe il preludio a una noia mortale. Invece gli autori hanno deciso di costruire questo racconto attraverso le vite dei protagonisti delle conquiste del pensiero moderno. E lo hanno fatto partendo da Bertrand Russel che movendosi tra filosofia e matematica e incrociando i geni del calcolo dell'inizio del secolo è stato il testimone più fedele dell'evoluzione della logica moderna. Russel si confronta con i concetti di infinito, assiomi e algoritmi impegnato in una sfida apparentemente astratta e smisurata come la costruzione di un modello della realtà. Ma allo stesso tempo Russel affronta drammi di famiglia, sperimenta l'attrazione "irrazionale" che si chiama amore e abbraccia la causa del pacifismo militante.
Il filo conduttore del fumetto è la ricerca di un metodo che dia un senso, un ordine al mondo. Una sfida che vede impegnate le migliori menti matematiche del secolo: Gottlob Frege, David Hilbert, Henri Poincaré, Kurt Godel, John Neumann, Alan Turing e Ludwig Wittgestein. Il fumetto descrive gli incontri e gli scontri, l'effetto dirompente delle nuove teorie e le laboriose dimostrazioni. Allievi e professori di nazioni diverse si confrontavano a viso aperto nel tentativo di gettare un ponte tra le intuizioni filosofiche e la precisione del calcolo geometrico. Il racconto non nasconde le personalità complesse di questi indagatori dell'esistente, segnati spesso da ossessioni e manie. Molti infatti osano troppo, puntano tutta la loro vita su una formula e cadono in depressioni o autentici deliri che gli schiudono le porte del manicomio. Altri, come i matematici del circolo di Vienna, vengono perseguitati dai nazisti e uccisi. Ma le conquiste del pensiero non si fermano e dove uno cade altri raccolgono il testimone: il mondo che viviamo oggi è anche frutto della loro ricerca. Logicomix della Guanda graphix è un omaggio a questi pensatori e anche alla storia di un'impresa ancora aperta.

Ma passiamo ad altro: un cyborg è un robot che replica le fattezze di un essere umano, ma dispone di capacità superiori in forza, velocità e resistenza. In pratica le caratteristiche ideali per un super soldato che nelle mani sbagliate diventerebbe un efficace strumento di distruzione e oppressione. Da qui prende le mosse l'idea di Shotaro Ishinomori, uno dei disegnatori di manga più originali e prolifici. Nel lontano 1964 raccontò le avventure di nove persone rapite dall'oscura organizzazione dei Black Ghost in diverse nazioni per creare dei cybobrg combattenti. I nove sono dei prototipi; a ciascuno vengono date specifiche facoltà (super-udito, volo, fiamme, missili, trasformismo, super-forza, telecinesi e nuoto) e il numero nove è il più completo. Ma prima che venissero condizionati mentalmente e usati per i malvagi scopi dell'organizzazione, i cyborg riescono a liberarsi con l'aiuto di uno scienziato. Da quel momento conducono una lotta senza quartiere per sventare i disegni criminali dei Black Ghost e condurre un'esistenza il più possibile normale. Alcuni ricorderanno che questa storia è stata tradotta in un cartone animato trasmesso in Italia circa 30 anni fa, ma le vicende dei nove cyborg di Ishinomori sono un classico dei manga giapponesi. La Edizioni Bd sta pubblicando le storie originali in piccoli volumi tascabili, un'occasione per apprezzare lo stile unico di uno dei grandi autori nipponici: il suo segno sottile e preciso dà vita a figure semplici, dai tratti quasi infantili eppure molto espressivi. Non appena iniziano i combattimenti le vignette vibrano di azione e scoppi, proprio come il fotogramma di un film. Le storie, a metà tra i supercomplotti alla 007 con frequenti escursioni nel fantastico e non prive di qualche spunto d'attualità (anni Sessanta ovviamente), sono costruite per scorrere rapide regalando emozioni e sorprese per chi ama l'avventura ad alta velocità.

Gianlorenzo Barollo

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