La gita proposta dal Cai
Stavolta si va al lago Moro

Escursione che segue il classico percorso di salita al Corno Stella (m. 2.621) partendo da Foppolo, località nota anche quale stazione sciistica, e ci conduce a raggiungere un bellissimo lago situato alla testata della Val Brembana.

Escursione che segue il classico percorso di salita al Corno Stella (m. 2.621) partendo da Foppolo, località nota anche quale stazione sciistica, e ci conduce a raggiungere un bellissimo lago situato alla testata della Val Brembana.

Raggiunta Foppolo, dopo aver praticamente risalito l'intera Val Brembana, si può parcheggiare al piazzale superiore degli alberghi, in prossimità del K2. Da qui si segue un marcato sterrato che risale i prati delle piste da sci, passando sotto un ponticello e raggiungendo la Quarta Baita (m. 1.820) e poco oltre la stazione intermedia della seggiovia Foppolo-Montebello.

Da qui sulla destra si imbocca l'ampio sentiero sterrato contrassegnato dal segnavia n. 205 che, con alcuni tornanti porta al Passo della Croce (m. 1.953); ora si prende a sinistra il segnavia n. 203 e si raggiunge la stazione di arrivo della seggiovia Montebello (m. 2.052) dove già si può godere una splendida vista sulla sottostante Val di Carisole.

Si segue ora una comoda mulattiera che corre a mezza costa (segnavia n. 204-204a), sempre con la vista sulla Valle di Carisole, e superando alcuni tornanti si giunge al lago Moro (m 2.235) in una suggestiva conca di origine glaciale con un magnifico panorama sull'alta Val Brembana. Da qui il sentiero prosegue verso la cima del Corno Stella (m. 2.621 diff. EE).

Volendo risparmiare tempo e fatica, la stazione di Montebello può essere anche raggiunta in seggiovia se gli impianti sono aperti. Una volta al lago Moro, chi volesse può allungare di una mezz'oretta l'escursione e, costeggiando la sponda occidentale (sinistra guardando il lago) con un marcato sentiero in salita, raggiungere il Passo di Valcervia (m. 2.319) posto sullo spartiacque con la Valtellina. Il ritorno per il medesimo itinerario di salita.

Già che si è in zona, merita sicuramente una visita Branzi, zona di produzione del famoso formaggio omonimo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA