Gelato gratis
per gli studenti

Dopo il successo della 1° Giornata Europea del Gelato artigianale, una nuova iniziatica promossa dal Comitato Gelatieri aderenti ad Ascom. Si chiama «La merenda non si paga» ed è dedicata agli alunni delle scuole bergamasche. Dal 15 al 19 aprile.

Dopo il successo della 1° Giornata Europea del Gelato artigianale celebrata a Bergamo con un Concorso dedicato al rapporto tra gelato e territorio a cui hanno aderito oltre 30 gelaterie, torna la tradizionale campagna promossa dal Comitato Gelatieri aderenti ad Ascom: Gelaterie di Fiducia.

L'iniziativa, che si svolge a Bergamo da oltre 20 anni, offre agli operatori una serie di opportunità per farsi conoscere e ai consumatori alcuni momenti golosi. Lo slogan scelto quest'anno è «Fai una pausa col gelato artigianale!» che ricorda come anche un semplice cono possa regalare un momento di sano piacere e di relax. Alla campagna aderiscono 40 gelaterie distribuite in tutta la provincia.

Due sono gli appuntamenti in programma: «La merenda non si paga», dedicata agli alunni delle scuole bergamasche, e la «Festa dei nonni», a cui i 40 gelatieri liberamente scelgono di aderire. Il primo appuntamento parte lunedì 15 aprile e si estende per tutta la settimana.

L'iniziativa, che coinvolge circa 7 mila studenti, prevede da parte di ciascun gelatiere aderente la distribuzione, nelle scuole e negli asili del proprio territorio, di coupon che offrono ai bambini un cono a scelta da ritirare in gelateria nel periodo dal 15 al 19 aprile. La manifestazione è accompagnata dalla consegna di gelato artigianale al reparto di Pediatra e di Otorinolaringoiatria del Policlinico San Pietro di Istituti Ospedalieri Bergamaschi.

Il secondo appuntamento si svolge il 2 ottobre in concomitanza con la festa dei nonni e propone ai gelatieri di accordarsi con una casa di riposo o un centro anziani della propria zona per una fornitura gratuita di gelato da distribuire agli ospiti. «È un'iniziativa che ormai proponiamo da tempo e si pone come scopo quello di promuovere il gelato artigianale, riconosciuto a tutti gli effetti come un alimento nella dieta di tutte le età – afferma Massimo Bosio, presidente Co.Gel Ascom -. In quanto tale, necessita di adeguate e nuove iniziative di informazione rivolte ai consumatori. Noi ci impegneremo a far conoscere non solo gli ingredienti impiegati ma anche i contenuti nutrizionali, l'apporto di calorie, vitamine, proteine, minerali. È infatti molto importante sviluppare ulteriori potenzialità di crescita di questo prodotto e far sì che il gelato entri a far parte dell'alimentazione di tutti i giorni». L'elenco completo delle gelaterie è scaricabile da www.ascombg.it.

Sono 288 – di cui 37 in città - le gelaterie in Bergamasca, un numero che comprende sia i punti produzione che quelli di vendita, la maggior parte delle quali è inserita in un bar o in una pasticceria.

«Il numero è stabile anche se non manca un certo turn over nelle gestioni, in particolare per le attività che non hanno una grande “storia” alle spalle - spiega Bosio -. Il denominatore comune è quello del miglioramento della qualità, risultato di una ricerca continua di ingredienti selezionati e pregiati e accostamenti studiati. I gelatieri, inoltre, hanno rinunciato ad una strada facile, quella di attirare l'attenzione con il colore, e, di contro, si accollano una maggiore spesa impiegando materie prime più ricercate, il tutto accompagnato anche da soluzioni estetiche nelle confezioni e nel punto vendita di livello». La provincia di Bergamo è una sorta di isola d'eccellenza per la produzione artigianale e un punto di riferimento nazionale; vi hanno sede ed operano importanti aziende, anche a livello nazionale ed internazionale, tutte legate al mondo della gelateria: dai coni alle macchine per gelato, dalle materie prime ai prodotti semilavorati, dalle termoscatole per le confezioni da asporto alla distribuzione specializzata. A completare il comparto si aggiunge il ricco panorama di aziende mobiliere, molte delle quali si specializzano in arredamenti per bar e gelaterie. È questo un comparto di una certa importanza nell'economia orobica: dà, infatti, lavoro a un migliaio di persone ed ha un giro d'affari in costante crescita grazie ad una progressiva estensione dei consumi primaverili ed estivi e ad una sempre maggiore destagionalizzazione del prodotto. In bergamasca si producono, infatti, ogni anno più di 6mila tonnellate di gelato artigianale: 3.600 destinate ai coni e ai bicchierini, 1.600 alle termoscatole, le rimanenti a coppe e a semifreddi.

Al primo posto nei consumi c'è il cono: il simbolo riconosciuto del gelato artigianale che ne valorizza le qualità e facilita la lavorazione a spatola. L'attenzione alle materie prime genuine si è inoltre coniugata con la cura dei percorsi formativi, non solo per i nuovi gelatieri, ma anche per gli esperti, grazie alla formazione permanente e a frequenti giornate dimostrative. La conoscenza degli ingredienti e del ciclo produttivo, l'applicazione corretta dei protocolli igienico-sanitari, le tematiche di comunicazione e marketing sono fondamentali per la crescita professionale degli operatori e per garantire alto livello al gelato prodotto, con beneficio per i cittadini – consumatori.

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