Fototrappole
sulle Orobie

Gli animali e la gente del Parco, paradiso della biodiversità, protagonisti di Bergamo Immagine, nel weekend tra il 7 e il 9 giugno in Piazza Vittorio Veneto a Bergamo. Le peculiarità del Parco affidate a una mostra fotografica, un filmato realizzato grazie a sensori di movimento in grado di scattare le foto senza bisogno dell'operatore.

Le bellezze del Parco delle Orobie Bergamasche saranno protagoniste nel weekend tra il 7 e il 9 giugno di Bergamo Immagine, la manifestazione patrocinata dal Comune di Bergamo dedicata a tutti gli appassionati di fotografia in piazza Vittorio Veneto a Bergamo.

A dare il benvenuto al pubblico di Bergamo Immagine, nello stand del Parco delle Orobie Bergamasche, per tutta la durata della manifestazione, saranno alcune immagini della mostra «Gente del Parco» che raccoglie gli scatti del foto-giornalista Fabio Proverbio. Un viaggio attraverso i mestieri di ieri e di oggi per conoscere il Parco e i suoi protagonisti.

Ma non è tutto. Il Parco sarà infatti protagonista di Bergamo Immagine sabato 8 giugno alle 18.30. Il presidente, Yvan Caccia, racconterà le peculiarità di questo territorio, paradiso della biodiversità, attraverso fotografie ed immagini «rubate» grazie alle foto trappole, sistemi in grado di fotografare e filmare il passaggio di un animale attraverso un sensore di movimento che attiva la fotocamera senza bisogno della presenza fisica dell'operatore.

Nella cornice di Bergamo Immagine sarà presentato il filmato realizzato a 4 mani dalla faunista Chiara Crotti e il tecnico dell'immagine Robin Whalley dal titolo «Animali in (foto) trappola», un montaggio di immagini di vita selvatica catturata attraverso l'utilizzo di trappole fotografiche o foto trappole. «A grande richiesta, mettiamo a disposizione del pubblico – sottolinea il presidente del Parco, Yvan Caccia - immagini e video che hanno una suggestione particolare, che va al di là dell'utilità scientifica, il monitoraggio faunistico, comunque prioritaria. L'emozione di vedere e scoprire ciò che succede in un bosco quando l'uomo non è presente è davvero molto grande. Gli animali, infatti, sono gli attori dei filmati e sono essi stessi artefici della sequenza di immagini».

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