La Cracking Art
finisce al ristorante

Una serata diversa quella che propone il Roof Garden di Bergamo. L'inaugurazione, su invito, si terrà domenica 27 settembre alle ore 18,30, nel ristorante in piazza Repubblica 6. Da allora per un mese Luciana Radici e lo staff del Roof Garden, lo chef Fabrizio Ferrari e il Cracking Art Group, costituito nel '93 a Biella da Renzo Nucara, Kicco, Alex Angi, Carlo Rizzetti, Marco Veronese e William Sweetlove, organizzano una «Cracking Food Feast», una festa a base di «cibo d'arte» e «arte del cibo».

«Un gioco – spiegano gli organizzatori – dove realtà e finzione s'intrecciano, puntando su qualità, creatività e offrendo alla città di Bergamo un'esperienza diversa», in un particolare «Cracking menu». Manzo e asparagi di mare, balsamico vecchio in millefoglie, maccheroncelli sottovetro al grano arso, spigola in vuoto al profumo di lime, cremoso al cioccolato extramaro. Ricette su cui si misurano la creatività dello chef e del gruppo d'arte contemporanea, l'uno con la qualità delle materie prime e l'esperienza del mestiere, gli altri con creazioni a forma di cibo e di animale (una ventina di suricati e conigli di grandi dimensioni) realizzati con un materiale quotidiano e perciò ritenuto meno nobile come la plastica. La Cracking Art viene presentata come arte di rottura.

Ma quanto deve alla tradizione artistica e come supera l'arte concettuale? «La Cracking Art – come spiega Renzo Mucara del Cracking Art Group – usa la plastica, un materiale di origine naturale, a cui vengono aggiunti solventi chimici, che sono tossici e vanno perciò utilizzati con cura. Da uno stampo vengono realizzati esemplari, non riducendoli ma ingigantendoli, senza l'intento di impressionare o disgustare, senza la pretesa di realizzare sculture che esigano una particolare attenzione o risultino meramente provocatorie, con sensibilità verso la natura. Dopo la fase giocosa e tattile, l'oggetto diventa decorazione o oggetto da esposizione, poi viene distrutto e riciclato. Il fine è ludico, giocoso. La nostra peculiarità è di essere un gruppo ed è interessante la fase del lavoro di gruppo».

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