Allevare canarini, che passione
Successo alla mostra di Chiuduno

Più di 350 iscritti e numeri stabili nonostante la crisi, come ha dimostrato la 60esima edizione della mostra Ornitologica organizzata a Chiuduno.Stiamo parlando degli allevatori di specie ornitiche: al conto finale sono stati 110 gli espositori presenti, per un totale di 1304 uccellini esposti.

Più di 350 iscritti e numeri stabili nonostante la crisi, come ha dimostrato la 60esima edizione della mostra Ornitologica organizzata a Chiuduno dall’Associazione Ornitologica Bergamasca Aob (www.aobg.it/). Stiamo parlando degli allevatori di specie ornitiche: al conto finale sono stati 110 gli espositori presenti, per un totale di 1304 uccellini esposti.

Vediamo più da vicino una passione che nella nostra provincia ha sempre avuto un seguito importante, come dimostrano tutt’ora i risultati che gli appassionati orobici ottengono alle fiere più importanti, compreso il campionato del mondo, che nel 2014 si terrà a Bari dal 17 al 26 gennaio. Passione o hobby, chiamatela come volete: immaginate di tenere un canarino in casa, come succede nella stragrande maggioranza delle famiglie, moltiplicatelo magari per 50-100 o anche di più ed ecco che otterrete l’appassionato di ornitologia, che si diversifica per specie di animale da allevare. Veri e propri allevamenti, con gli appassionati che trattano i loro canarini quasi come figli, a cui non fanno mancare da bere e da mangiare, la temperatura giusta in inverno ed il bagnetto in estate. La stagione delle mostre tra l’autunno e l’inverno poi è il momento clou dell’annata, mentre nei mesi seguenti si pensa alla cova e ai nuovi arrivati, il tutto ovviamente nel rispetto delle regole e con l’attenzione rivolte a specie nuove.

A Chiuduno è stato un successo anche di pubblico, visto che dopo il giudizio del venerdì nel week end la mostra è aperta a tutti, fino alle premiazioni finali dei migliori di razza e dei vincitori delle varie categorie.

Luca Falardi, il vicepresidente dell’associazione ornitologica bergamasca, ci ha spiegato come si muove il gruppo di allevatori orobici. «Siamo tra i più numerosi in Italia ed infatti siamo 5° a livello nazionale. C’è un consiglio direttivo con un 11 persone diretto da Riccardo Coffetti, molto conosciuto nell’ambiente perché è stato presidente dell’associazione nazionale. I nostri soci si ritrovano per parlare del proprio hobby ogni martedì sera dalle 21 alle 23 a Zanica. Sono tutti tesserati e si prenotano gli anellini che la società fornisce agli allevatori, per far si che gli uccelli siano regolarmente dichiarati».

Adesso resta da capire quali tipi di specie si espongono e quali criteri si seguono: ecco il caso della mostra di Chiuduno. «Ci sono canarini di colore, quelli che la gente tiene abitualmente in casa, poi passiamo agli inglesi e agli arricciati, che vengono giudicati per la forma del loro piumaggio e per la posizione che tengono sul bacchettino. Abbiamo anche gli uccelli esotici e anche ibridi, incroci tra varie tipologie. Infine ci sono anche i pappagalli, nelle esposizioni si passa dai più piccoli a quelli più grandi”. In un momento difficile a livello economico la mostra di Chiuduno non ha perso numeri. “La crisi si sente perché le persone contengono le spese, ma forse perché abbiamo trovato questa sede adatta, la nostra mostra è sempre andata in crescita e abbiamo gli stessi numeri dell’anno scorso, mentre in Lombardia le altre sono andate incontro ad una netta diminuzione».

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