Motori accesi e via... come nel 1929 - foto
Cento centauri al Memorial Dino Sestini

La Bergamo che da sempre ama il rombo dei motori ha aperto il gas domenica mattina 10 aprile: è partita con un centinaio di partecipanti il10° Memorial Dino Sestini, che ha così rievocato la più antica corsa motociclistica della provincia: la Bergamo-San Vigilio.

Il primo nome a essere scritto sull’albo d’oro di quella corsa fu proprio quello di Dino Sestini, che tagliò per primo il traguardo di San Vigilio nel 1929. Nonostante siano passati quasi novant’anni da quella vittoria ancora oggi scorre nelle vene dei motociclisti bergamaschi l’adrenalina che regala questo percorso e quella delle due ruote che corrono veloci sull’asfalto bergamasco.

Quello che appassiona e rende particolare questa «gara», infatti, non è solo il fatto che sulla griglia di partenza si schiereranno pezzi d’epoca (costruiti dunque prima del 1996), ma che il serpentone di motociclisti toccherà una bella fetta del territorio provinciale attraversando le bellezze storiche, culturali e paesaggistiche che la Bergamasca sa offrire. Dal Sentierone, infatti, i motociclisti si sono diretti verso Borgo Palazzo per giungere poi a Seriate e, da qui, hanno toccato i comuni di Albano Sant’Alessandro, Montello, Carobbio degli Angeli, Grumello del Monte, Gandosso, ancora Grumello e Montello prima di deviare verso Costa di Mezzate e far ritorno verso la città attraverso Brusaporto e Seriate.

A fare gli onori di casa sarà Roberto Sestini, figlio del leggendario Dino, che anche lui come il padre ha condotto sempre una vita ad alta velocità, tanto da diventare recordman di velocità di motonautica. Lo stesso Roberto ha premiato al termine della corsa le moto storiche migliori con medaglie che riportano l’effigie della Indian (la moto con la quale Dino Sestini trionfò e uno dei marchi più prestigiosi del mondo nella prima metà del ’900) e una copia del trofeo della prima edizione.

Il raduno si è svolto in pieno spirito motociclistico con tappe per rifocillarsi e poter ricordare la domenica sia per il gusto di guidare, ma soprattutto per quello di stare insieme.

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