Due Torri, flash mob
contro la violenza sulle donne

Anche quest’anno Le Due Torri shopping center ospiterà il flash mob nell’ambito dell’evento mondiale «One Billion Rising», per sensibilizzare l’opinione pubblica sul, purtroppo, sempre più attuale tema della violenza sulle donne.

L’evento si terrà a partire dalle ore 16 di sabato 14 febbraio nella pizza centrale de Le Due Torri con una serie di iniziative di sensibilizzazione. «One Billion Rising» è la campagna sensibilizzazione globale lanciata dalla statunitense Eve Ensler alla quale hanno aderito, dal 2013 ad oggi, oltre un miliardo di persone che, sulle note di «Break the chain» e attraverso un flash mob e iniziative di sensibilizzazione sul tema, hanno danzato nel giorno di San Valentino per chiedere giustizia.

Un movimento globale, laico, apartitico, aperto ad ogni persona, gruppo e organizzazione che ripone in ogni donna il diritto di vivere e decidere del proprio corpo, della propria salute e del proprio destino, senza costrizioni o violenze. «One Billion Rising» mira quest’anno a una vera «rivoluzione», un cambiamento radicale per far sì che oppressione, violenza, stupro, esclusione e violenze inferte a corpo e anima delle donne possano finalmente cessare. Il tutto attraverso la danza, una delle più potenti forze sulla terra, nonché il più antico modo di comunicare. Ma non solo.

Nel pomeriggio di San Valentino a Le Due Torri ci saranno anche occasioni d’incontro, scambi di opinioni, performance artistiche e testimonianza dirette. Una testimonianze reale ed importante sarà quella di Rosaria Aprea, ovvero «Miss Coraggio 2014», una donna che ha avuto la forza di denunciare le violenze subite e chiudere la propria storia d’amore con l’uomo che la stava maltrattando.

Presenti nel pomeriggio di sabato 14 anche la dottoressa Oliana Maccarini Graff, presidente dell’associazione Aiuto Donna e Fatima Zohra Medachri, responsabile dello sportello aiuto alle donne dell’Associazione e Scuola Toubkal di Bergamo, che racconteranno le esperienze derivanti dai loro incontri con le donne vittime di abusi e violenze. Le donne del Gruppo Qui e Ora di Verdello leggeranno invece alcune poesie, così da entrare sempre più nel profondo e nel cuore dell’argomento. Testimonianze d’arte saranno anche quelle del pittore Alessio Girella, del poeta Silvio Bordoni, della scuola Game Open Fit&Dance di Licia Ghidotti, Pies Calientes di Cristina Villa, Studio Danza di Eva Pina e Ambaraballet di Silvia e Valeria.

Nel pomeriggio di sabato 14 sarà anche presente una delegazione dei Lions American Football Bergamo, per dimostrare con i fatti la loro vicinanza all’iniziativa. «La rivoluzione deve essere culturale - afferma Vera Vavassori, una delle organizzatrici del flash mob “One Billion Rising” - e quest’anno sarà l’arte il veicolo attraverso il quale diffondere il messaggio contro la violenza sulle donne. Sarà data voce alle associazioni, alle mamme, ai bambini, ai volontari, ai ballerini, ai pittori e a tutti coloro che vorranno esserci. Vi saranno performance artistiche: danza, musica, letture, testimonianze e prospettive concrete per dare entusiasmo, forza e sorriso a tutte le donne che devono “spezzare le catene” e ricominciare a vivere».

«Dobbiamo raggiungere gli uomini - prosegue Alessandra Riva, anch’essa organizzatrice dell’evento presso Le Due Torri -. Il problema sono loro e sono loro stessi che devono diventare dei portavoce autorevoli, perché a volte solo un uomo può fermare la violenza, mai dichiarata, di un amico. Per questo la presenza dei Lions è un segnale importante, ancor di più perché la stessa richiesta di poter esser presenti è arrivata proprio da loro dopo un nostro post su Facebook».

«Il centro commerciale è un luogo di aggregazione, socializzazione e perciò di inclusione sociale - dichiara il direttore de Le Due Torri Roberto Speri, che per il terzo anno sostiene e ospita l’iniziativa -. Siamo lieti di continuare a dare risalto a “One Billion Rising” e fungere così da cassa di risonanza per veicolare il messaggio contro la violenza sulle donne».

Insieme all’Italia, 207 Paesi del mondo hanno raccolto l’invito a manifestare la volontà di cambiamento, scegliendo la danza, l’arte, la musica e la poesia come segno di sfida. Una mobilitazione globale per dire basta alle violenze sulle donne.

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