Torna la meraviglia delle cascate - video
Ecco il triplice salto di 315 metri - foto

Fu l’ingegner Antonio Milesi, socio della Sezione di Milano del Club Alpino Italiano, a rilevare - eravamo nel 1880 - l’esatta altezza dei tre salti del Serio: il primo di 166 metri, il secondo di 74 e il terzo di 75, per un totale di 315 metri. «Non meno inattese - scriveva Milesi - sono le misure orizzontali. La distanza dalla sommità del primo al piede del terzo salto è nientemeno che metri 180».

Le sensazioni che ancor oggi suscita la Cascata in chi l’ammira sono le stesse che provava Milesi al suo cospetto: «Io vorrei ora descrivere – annotava – le fasi più importanti della cascata, quando al mattino l’iride tutta la investe e la trasforma come in un immenso fuoco artificiale dai più smaglianti colori; quando il vento la sospende e ne distacca lunghi fantasmi di nebbia che si succedono e passano sulle rocce brune del grande anfiteatro; quando all’epoca del disgelo le colonne di ghiaccio che misurano l’intera altezza del primo salto, cadono e vanno in frantumi collo scroscio del fulmine, che ripercosso cento volte nel silenzio di quelle balze deserte va via via dileguando come il tuono lontano di un temporale passato. Ma la mia penna non è di tanto, onde io solo dirò: meglio che qualunque lettura di descrizioni, venite a vedere questa caduta meravigliosa».

È lo stesso invito che Ufficio Turistico e Comune di Valbondione lanciano ogni anno a tutti coloro che amano le bellezze della natura, tra le quali la Cascata del Serio è certamente da annoverare. Parcheggi (5 euro per ogni auto) gestiti dai giovani del paese, esercizi commerciali aperti di buon’ora, forze dell’ordine, volontari del Cai, del Soccorso alpino, della Croce Blu di Gromo pronti a dare una mano e a garantire la sicurezza delle persone che raggiungono Valbondione per ammirare la Cascata del Serio: sono le peculiarità che vengono ogni volta messe in campo perchè tutto possa procedere al meglio. Domenica 21 agosto erano circa 3 mila gli spettatori che hanno assistito allo spettacolo.

Per raggiungere le postazioni migliori per ammirare il triplice salto domenica si è dovuto camminare per circa un’ora/un’ora e trenta, o percorrendo la sterrata che adduce al rifugio Curò o la mulattiera che, transitando per l’antica contrada di Maslana, porta all’osservatorio floro-faunistico.