Una patata che ha 200 anni
Domenica festa a Schipario

Compleanni da ricordare. Anche quando si parla di prodotti tipici ci sono ricorrenze che vanno festeggiate, e per Pradella, piccolissima frazione di Schilpario, in Valle di Scalve, quest’anno l’anniversario da ricordare è un numero a due zeri.

La patata di Pradella, decantata più volte per la sua bontà anche dal critico enogastronomico Luigi Veronelli, compie 200 anni. «Una ricorrenza che abbiamo scoperto un po’ per caso – spiega la professoressa Cristina Grassi – sfogliando un libro del 1927. Nel testo “La Madre Giovanna Francesca Grassi, cofondatrice e seconda superiora generale dell’Istituto delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù” è scritto chiaramente: la patata a Pradella è arrivata nel 1814, portata dal dottor Giovanbattista Grassi, che la coltivò per primo. Nell’anno seguente poi, Grassi fu in grado non solo di somministrarne alcune a quelli del paese, ma di spedirne anche a Borno e Clusone. Intrapresa con entusiasmo quella coltivazione, nel 1816 poi fece in modo di estenderla a tutta la Valle di Scalve».

E Pradella, domenica 12 ottobre, renderà omaggio al «suo» vegetale con la seconda edizione della «Giornata della patata», organizzata dall’Hotel San Marco in collaborazione con l’associazione turistica Atiesse. A partire dalle 12,30 si potrà pranzare (costo totale 25 euro, prenotazione allo 0346.55024) con un menù completo a base di prodotti tipici e patate di Pradella: a partire da un’insalatina di patate e licheni, per passare a una lasagnetta con patate al formaggio della Latteria Sociale Montana di Scalve, a patate ripiene con mortadella, a tutta una serie di piatti tipici con contorno di patate, per finire con un buffet di dolci autunnali.

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