A Riva di Tures
in Valle Aurina

Non bisogna essere montanari e nemmeno volerlo diventare per trascorrere qualche giorno, o perché no, una vacanza lunga a Riva di Tures, in Valle Aurina. A due passi passi dall'Austria, l'Italia dà il meglio di sé e così il turista ottiene due vantaggi in un colpo solo: la simpatia degli italiani simpatici e l'efficienza degli austriaci efficienti. Ovviamente vale anche il contrario. Infatti, l'osmosi tra i due gruppi linguistici si è perfezionata e ha creato un modello che forse dovrebbe essere preso a modello ed esportato in tutta la Penisola. Non solo per l'efficienza dell'hospitality turistica, ma anche per il rispetto degli ospiti e per la salvaguardia dell'ambiente, compreso il gusto del silenzio, piacere che sta diventando sempre più raro a ogni latitudine. Impagabile, per esempio, il piacere delle notti, quando il sonoro è abbassato del tutto, guardare e sentire le stelle che sembra di quasi quasi di poter toccare.

Del resto, si è 1600 metri e l'afa e tutto il resto se ne stanno giù. Sono piaceri che anno dopo anno sono in molti ad apprezzare. Lo conferma Dorotea con il marito Gunter che, ereditando una tradizione familiare di quattro generazioni, gestisce e dà quel tocco di eleganza che lei ha innato nell'Hotel Natur Idyll Hochgall: “La clientela è ormai consolidata, sono in molti che anno dopo anno tornano da noi. Anzi – precisa soddisfatta Dorotea –, adesso registriamo anche il fenomeno di chi viene ospite da noi più volte nello stesso anno”. E pensare che fino a una dozzina di anni fa c'era chi aveva in animo di mettere sott'acqua l'intera zona. Dall'enorme lago che si sarebbe formato grazie a una diga, che avrebbe per sempre minacciato i paesi sotto, sarebbe emerso solo la guglia del campanile della chiesetta in stile gotico di Riva di Tures.

Pericolo scampato grazie a una ferma opposizione dei residenti che a metà degli anni Novanta riescono a far dichiarare l'intera zona Parco naturale: tutto intoccabile, tutto protetto a beneficio dell'ambiente che può essere goduto dai residenti e dai villeggianti. Che li si può incrociare sui sentieri che portano a malghe e rifugi. E che poi di tardo pomeriggio li ritrovi nell'hotel pronti per la rituale “merenda” tirolese. “Per noi la merenda è un rito imprescindibile – spiega Dorotea –, nella nostra famiglia è un momento più importante del pranzo stesso: si interrompe il lavoro e ci si siede attorno al tavolo per gustare marmellate e torte, raccontarci della giornata e poi riprendere l'ultima fase del lavoro della giornata”. Il rito familiare e stato fatto diventare un rito collettivo per gli ospiti dell'Hotel Natur Idyll Hochgall, e guai a perderselo. Anche chi è andato in escursioni in montagna, alle cinque del pomeriggio si presenta in terrazza armato di tanta golosità che Dorotea apprezza. Il Natur Idyll Hochgall del resto favorisce il buon appetito, lo fa con un programma messo a punto da una collaboratrice dell'hotel: Steffi. Gentile e sportiva, nonché ala in una squadra di calcio in serie A femminile, Steffi passa la settimana con gli ospiti, li accompagna in passeggiata, fa con loro l'acqua fit, il nordic wolking, i cinque tibetani, il kneipp... Con discrezione e leggerezza li guida, tanto per fare un esempio, alla Malga Dossi per fare colazione, oppure alla Malga Durra per il pranzo: sui tavoli prodotti del posto e anche la specialità altoatesina kaisersmarren che fa preparare apposta per loro. Insomma, a dire di essere viziati è dir poco.

All'ospite sembra di essere un personaggio della nomenklatura dell'Austria Felix al quale venivano riservate tutte le attenzioni. “E' proprio così che vogliamo il nostro ospite si senta – precisa Dorotea –, vogliamo che la sua vacanza sia indimenticabile”. Per questo obiettivo, nel 2007 hanno rinnovato completamente l'hotel che ha piscina coperta e scoperta, saune a vapore e secche, fitness e un centro benessere che pare di essere in città e invece ci si trova a 1600 metri, in un'oasi di montagna. Peraltro circondata da un'infinità di luoghi da visitare e di paesini che ogni estate fanno a gara nel mettere in calendario rassegne di alta qualità musicale, artistica, letteraria. A dare puntuale informazione, tra le altre pubblicazioni, c'è un giornale della Fondazione Cassa di Risparmio Sudtirolo che mensilmente mette in fila tutte le inziative. Non c'è che l'imbarazzo della scelta. in questo fine luglio a Bolzano una rassegna di danza, a Caldaro di cinema, a Brunico di musica.

In agosto a Brunico incontri con gli autori: Gian Antonio Stella, Fabrizio Dragosei, Sergio Rizzo, Alain Elkan.. E poi il Sudtirolo è la regione dei castelli e dei palazzi affrescati e arredati, dei musei, dei giardini botanici. E di chiese: quella parrocchiale di Riva di Tures, che sarebbe stata sommersa se il progetto mega-diga fosse andato in porto, ha una serie di affreschi, in particolare quelli dell'arco sopra l'altare maggiore raffigurano uomini e donne del paese di Riva, rigorosamente separati, entrando a sinistra le donne, a destra gli uomini: regola che si rispetta ancora, infranta solo da qualche turista inconsapevole che si presenta in abiti di vacanza, mentre i locali per la messa della domenica mettono gli abiti migliori e tradizionali.

Fiorenzo Barzaghi

© RIPRODUZIONE RISERVATA