Alta Marca Trevigiana
Dove il weekend è «Superiore»

La parola fondamentale è «Superiore». L’aggettivo - lo sappiamo - vuol significare che ciò di cui si sta parlando o scrivendo è «più in alto» rispetto ad altri, quindi è «avvantaggiato», «migliore».

La parola fondamentale è «Superiore». L’aggettivo - lo sappiamo - vuol significare che ciò di cui si sta parlando o scrivendo è «più in alto» rispetto ad altri, quindi è «avvantaggiato», «migliore». L’aggettivo Superiore, insieme alla Docg, è stato aggiunto al vino Prosecco prodotto unicamente sulle fortunate e generose colline tra Valdobbiadene e Conegliano e quindi va aggiunto con fierezza anche alla edizione 2014 della «Primavera del Prosecco», il più importante circuito del turismo enogastronomico del Veneto e uno dei maggiori in Italia.

La manifestazione riunisce le 15 mostre dei vini sulle storiche colline trevigiane, dove unicamente si può produrre il Docg, un paesaggio che, per l’incomparabile bellezza e ricchezza storico-culturale, è candidato a Patrimonio Unesco.

La Primavera del Prosecco Superiore – giunta alla 19.a edizione - è l’appuntamento più atteso per gli amanti dell’Alta Marca Trevigiana e del suo vino principe, lo spumante più bevuto al mondo. Una manifestazione itinerante che nell’arco di tre mesi – dal 15 marzo all’8 giugno – coinvolge molte realtà e istituzioni del territorio, toccando tutte le Rive (denominazione territoriale, alternativa al francese «cru») della prestigiosa Docg.

All’insegna del Prosecco Docg di Conegliano e Valdobbiadene si sono studiati percorsi che possono interessare il turista più esigente. Si è cominciato il 15 marzo a Santo Stefano di Valdobbiadene per concludere a San Pietro di Feletto l’8 giugno.

Nelle varie mostre e girovagando per vigneti e cantine (calendario su www.primaveradelprosecco.it, tel. 0438.893385, [email protected]) si possono conoscere anche altri vini del territorio: il Torchiato di Fregona, Refrontolo passito (Marzemino), il Verdiso (che ha la patria a Combai), il Colli di Conegliano Bianco e il Rosso.

Né mancano i prodotti tipici: radicchio, olio, miele, bibanesi (particolari grissini), formaggi, «bisi«, marroni, ciliegie e insaccati. Nei ristoranti è possibile degustare specialità territoriali con menù studiati in abbinamento ai vini.

Grandi vini e aziende vitivinicole da conoscere, ma anche imperdibili paesaggi mozzafiato disegnati dalle linee irregolari dei filari, passeggiate a piedi o in bicicletta per scoprire antichi borghi, castelli e vecchie abbazie, mostre d’arte, centri benessere e parchi archeologici per i più piccoli. Tutto questo, secondo il calendario ufficiale, sino all’8 giugno, ma sia ben chiaro che una visita a questo piccolo mondo antico è appagante in ogni periodo dell’anno.

L’Alta Marca Trevigiana in poche decine di chilometri collega le Prealpi alla laguna veneziana. Il turista non può che apprezzare lo spirito semplice e cordiale degli abitanti e la bellezza dei luoghi, un patrimonio storico e artistico di grande rilievo. Non si possono ignorare, ad esempio, la grandiosa abbazia benedettina a Follina e quella di Santa Bona a Vidor, a Feletto il monastero dei frati camaldolesi e l’antica chiesa di San Pietro (secolo XII, con interessante ciclo di affreschi). E ancora, il Molinetto della Croda a Refrontolo (raro esempio di architettura rurale, parte scavato nella roccia e parte in mattoni), le Grotte del Caglieron a Fregona, il Castello di San Salvatore a Susegana, le Torri di Credazzo a Farra di Soligo, l’Isola dei Morti a Moriago della Battaglia (comprensorio di interesse naturalistico, in riva al Piave, con monumenti che ricordano la battaglia decisiva della prima guerra mondiale).

Se decidete alla svelta, fate ancora in tempo a partecipare domenica 18 maggio a «Vino in Villa», il grandioso Festival internazionale del Prosecco Superiore che propone circa 300 etichette della nuova annata. Dove? Al castello di San Salvatore di Susegana. Dalle 10 alle 22 l’evento offre una full immersion nel mondo di questo spumante che nasce da vigneti «fatti a mano» nei secoli. Turisti e amanti dell’enologia potranno incontrare personalmente i produttori e conoscere la loro filosofia, oltre a degustare la nuova annata 2013, vendemmia che sarà ricordata come una delle migliori degli ultimi decenni.

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore è sintesi della combinazione tra varietà di suoli, clima mite e sapienza degli uomini. Il territorio è il primo elemento di superiorità, cui si unisce la lunga cultura di fare spumante, iniziata nel 1876 con la fondazione della prima Scuola Enologica d’Italia, a Conegliano.

Info www.primaveradelprosecco.it; www.prosecco.it

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