Alto Adige, torna l’incanto
dei mercatini natalizi

Il profumo del vin brulé e dell’impasto del panpepato che cuoce nel forno, le luci sfavillanti che si riflettono sulle ghirlande di erbe pressate e cannella, il suono pieno del corno delle Alpi.

Inutile chiedere quale sia la ricetta che decreta ogni anno il grande successo dei mercatini di Natale dell’Alto Adige: ognuna delle cinque piazze – Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno – che ospitano le casette di legno con i prodotti artigianali in esposizione, ha il suo mix di suggestioni. Con, anche, interessanti proposte dedicate alle famiglie che fanno di un weekend ai Mercatini dell’Alto Adige un’occasione per rigenerarsi e godere delle atmosfere che soltanto questo periodo sa regalare.

Veloci da raggiungere da Bergamo, anche e soprattutto con i mezzi pubblici che – grazie anche alle offerte di Trenitalia e soprattutto delle ferrovie tedesche e austriache – consentono di risparmiare sui costi di viaggio, offrono l’occasione per immergersi nella cucina e nei numerosi eventi organizzati dagli uffici turistici delle diverse città. Così partire da Bergamo diretti a Bressanone, in treno, può essere un’idea green e no stress da tenere in conto per i prossimi giorni. Con Trenord fino a Verona via Treviglio e dalla città dell’Arena fino a destinazione con Obb che per questa tratta propone offerte a 9 euro. Se il viaggio inizia nel pomeriggio, l’impatto con le luci natalizie nel borgo di Brixen non potrà che colpire l’intera famiglia, con i bambini incantati dalla piccola giostra del Mercatino e i più grandi dai sapori tutti nostrani dei dolci e piatti caldi che si possono gustare in piazza, ai tavolini delle casette che propongono street food: strudel, krapfen ma anche goulash, vini speziati e salsicce di ogni tipo. I più esigenti non rimarranno certo delusi dal menù del ristorante Finsterwirt, l’«Oste scuro», che alle sale arredate in tipico stile altoatesino, con i ritratti degli antenati a riempire le pareti, abbina piatti ricercati ma sinceri.

Dopo una notte di riposo in hotel – centralissimo e dal fascino storico il Goldener Adler che con oltre 500 anni di storia è il più antico della città – è ora di ricominciare il viaggio green, sempre in treno oppure con gli autobus e senza spesa, grazie alla BrixenCard compresa nel prezzo dell’albergo che consente anche l’ingresso gratuito in quasi tutti i musei dell’Alto Adige. Destinazione: Vipiteno, la minuscola città spaccata in due dalla Torre delle dodici che i bambini non vedranno l’ora di «scalare», inerpicandosi sui suoi 167 scalini (è aperta ogni pomeriggio: basta chiedere all’Ufficio turistico che si trova nel palazzo di Santo Spirito, in piazza).

Vipiteno, uno dei borghi più belli d’Italia, affascina ogni volta per le sue case merlate e d’ogni colore, una dopo l’altra senza soluzione di continuità, che sembrano fare a gara con le loro insegne dorate e i caratteristici erker, le finestre proiettate verso l’esterno. Il tour in carrozza trainata da cavalli sarà il miglior regalo per i bambini: allora sì che si immergeranno nel clima del XV secolo. Nei giorni feriali è visitabile anche il municipio, imponente palazzo che pare un castello, mentre ogni pomeriggio alle 16,30 si può assistere alla cerimonia dell’Avvento, con fanfare e angioletti che aprono una dopo l’altra le finestre dei 23 giorni che portano al Natale. Sempre dedicati ai più piccoli sono i laboratori creativi proposti a Barbara Baldessari di CKrealis, dove si possono realizzare addobbi natalizi.

È all’imbrunire che il «light musical show» ideato quest’anno per il Natale a Bressanone dà il meglio di sé: è quindi tempo di ripartire e raggiungere il palazzo del principe vescovo, dove la storia di Natalie si trasformerà in una splendida festa per i brissinesi tra videomapping, musica internazionale e canzoni cantate dal vivo. Un’altra idea originale per i piccoli di casa è il laboratorio con Helmut Profanter, fornaio precursore del bio: con lui i bambini creano gustosi biscotti natalizi e diventano le star del mercatino, sotto gli occhi inteneriti dei visitatori.

Sempre a proposito di sapori, è attraverso il gusto che si possono sperimentare le due anime di Bressanone: quella tradizionale che si svela al maso Griesserhof, dove ogni autunno si aprono le porte per il Törggelen, una delle più amate tradizioni dell’Alto Adige che consente di gustare nella stube i prodotti del maso e assaggiare il vino novello insieme alle castagne, il tutto dopo una passeggiata nella campagna; c’è poi l’anima moderna, unconventional e smart del ristorante Alter Schlachthof, in italiano Vecchio macello: qui soprattutto i giovani si riuniscono per i loro brunch a base di bio e a km zero ma anche per aperitivi energetici e salutari. L’Alto Adige non è soltanto loden.

© RIPRODUZIONE RISERVATA