Palio e vino
Asti è in festa

Un settembre magico quello astigiano, che richiama migliaia di turisti sia sul fronte enogastronomico, con il grande concorso enologico Douja d’Or e il Festival delle Sagre, la più grande abbuffata di piazza in Italia, con 50 proloco che cucinano le ricette della tradizione piemontese, sia sul fronte storico.

Un settembre magico quello astigiano, che richiama migliaia di turisti sia sul fronte enogastronomico, con il grande concorso enologico Douja d’Or e il Festival delle Sagre, la più grande abbuffata di piazza in Italia, con 50 proloco che cucinano le ricette della tradizione piemontese, sia sul fronte storico.

Si, perché domenica 21 settembre ad Asti si corre il Palio più antico d’Italia (prime fonti storiche sono del 1275, ma le origini della corsa sono di molto antecedenti): 1.200 figuranti e una corsa a pelo senza esclusioni di colpi ricorderanno infatti il passato radioso del libero Comune piemontese, che nel Medioevo era una potenza politica di livello assoluto, batteva moneta e commerciava le sue merci in tutti gli angoli d’Europa.

Per tutta la settimana che precede l’evento l’atmosfera in città è elettrica: in tutti i 21 tra borghi e Comuni che si contendono il drappo cremisi ci si prepara con scrupolo al “gran giorno”, mentre come antipasto si disputa il cosidetto “paliotto”, giostra dedicata alle evoluzioni degli sbandieratori.

Nei due giorni precedenti alla corsa si tengono poi le prove ufficiali, mentre la sera della vigilia, nelle sedi dei rioni, borghi e comuni partecipanti, si tengono le “cene propiziatrici” aperte anche ai numerosissimi turisti, italiani e stranieri, che così possono immergersi nel clima contagioso della festa. Il giorno della corsa poi, al mattino, nelle singole parrocchie, si svolgono le benedizioni dei cavalli e dei fantini che correranno per difendere i colori del proprio borgo o Comune. In questa edizione, visto anche lo sfortunato esito della precedente (con un cavallo che morì per le ferite riportate da una rovinosca caduta al canapo), ci sarà un’attenzione maniacale a tutti gli aspetti legati alla sicurezza: a questo proposito sono anche state adottate variazioni al regolamento che tutelano ancor di più fantini e cavalli.

Difficile dire chi potrà vincere l’agognato drappo: tra i favoriti quel “Trecciolino” Bruschelli che è il fantino in attività che vanta le maggiori vittorie a Siena (ben 13, a un solo palio dal mitico Aceto) ma che ad Asti ha però sempre fatto fatica, anche a causa di un percorso molto insidioso, con una curva, quella del Cavallone, che in molte edizioni non ha risparmiato anche le monte più blasonate.

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