Primavera in Valle Isarco
Sci, buona tavola e cultura

Le belle giornate anticipano la primavera, le ore di luce si allungano. Fa più caldo, ma in montagna si scia ancora, con la neve (purtroppo non tantissima) che diventa più morbida. Si dice proprio «neve primaverile» e sono in tanti quelli che la gradiscono particolarmente, con la speciale sensazione di «scivolamento» che offre sulle piste.

I comprensori della Valle Isarco
Neve primaverile e spettacoli naturali di primordine sono quelli della Valle Isarco-Alto Adige nel mese di marzo, con l’offerta sciistica che si declina nei 5 comprensori della Valle (Ladurns, Racines-Giovo, Vipiteno-Monte Cavallo, Gitschberg-Jochtal - Maranza-Valles – e Plose nel circuito Dolomiti Superski per un totale di 151 km di piste, fino al termine della stagione il 3 aprile) e il corollario di iniziative e proposte di una terra da sempre attenta a visitatori e turisti.

Marzo di «Buona cucina»
Così, in questo mese di marzo, insieme alle discese sulle piste sempre ben tenute, un vero «must» è costituito dalla rassegna gastronomica «Settimane della Buona Cucina della Valle Isarco’ (Eisacktaler Kost)«, una delle più longeve d’Italia, giunta alla 45° edizione. Fino al 26 marzo vi partecipano 16 ristoranti, con l’offerta di cucina tipica e ricette storiche rivisitate per l’occasione in nuovi piatti originali creati ad hoc. Novità di quest’anno sono le ‘tavole rotonde’: in alcune sere si potranno condividere menu speciali in grande tavolate rotonde composte anche da commensali che non si conoscono, per favorire scambio, dibattito e convivialità.

Cibi e buon vino nelle baite
E per restare in tema di buon mangiare e buon bere, attenzione alle soste nelle baite sulle piste della Valle Isarco. Merita una visita il ristorante in quota al Jochtal, proprio all’arrivo della cabinovia, a 2.000 metri: ambiente moderno e curato in ogni dettaglio, con cucina di alto livello. Alla Plose, invece, la montagna di Bressanone, nelle baite sulle piste ogni sabato di marzo (dalle 10 alle 13), degustazioni speciali per i vini bianchi della Valle, ogni volta con un produttore diverso. La Valle Isarco è terra d’elezione dei migliori bianchi d’Italia: in appena 300 ettari ben 7 premi «tre bicchieri» del Gambero Rosso per altrettanti vini bianchi.

Un Cavaliere sulle piste
Tornando allo sci e alla neve, simpatica l’iniziativa nel comprensorio Gitschberg-Jochtal, che propone, in pista, un «Cavaliere» sempre pronto a dare una mano a chi ne avesse bisogno. Si tratta di un elegante giovanotto, in frac e cilindro, con gli sci ai piedi e, soprattutto un attrezzatissimo e capiente zainetto fornito di dolci per bambini e a volte anche un buon Prosecco per brindare in quota. Michael Messner, questo il nome del Cavaliere, è pronto a soccorrere chi si perde, ad accompagnare le famiglie, ad indicare la pista giusta per arrivare al rifugio…

Al martedì la Danza dei vampiri
Sempre al Gitschberg-Jochtal, iniziativa da non perdere, in particolare per i giovani, è la «Danza dei vampiri», al martedì sera, ai 2.000 metri del ristorante Jochtal: la cabinovia apre appositamente per portare tutti in quota, dove partono la musica e i balli, fin quasi a mezzanotte.

Per gli appassionati: la Trametsch
Spostandosi alla Plose, l’area sciistica proprio sopra Bressanone, nuove piste e paesaggi stupendi, con la vista che spazia sulle cime, dal sass Putia al gruppo delle Odle. Quest’anno è entrata in funzione, in quota, una nuova cabinovia a 10 posti, che razionalizza l’intera zona sciabile del Monte Fana e ha permesso di sostituire due vecchie seggiovie. Ci sono pendenze per tutti i gusti e soprattutto c’ la la pista Trametsch, la più lunga discesa dell’Alto Adige con i suoi 9 chilometri che coprono un dislivello di 1.400 metri fra boschi e bruschi cambi in pendenza. Da fare. E chi ama lo slittino, alla Plose trova un pistone di chilometri, che dalla stazione a monte scende a valle, in mezzo ai boschi.

Visite e cultura
E chi non scia? La primavera in Valle Isarco offre l’imbarazzo della scelta tra luoghi da visitare ruicchi di storia e arte (uno su tutti: l’abbazia di Novacella) e passeggiate rilassanti. Bressanone merita sicuramente una tappa e magari un tour guidato approfittando delle offerte «storico-teatrali» ben organizzate che permettono di immergersi, con una guida e singolari personaggi tra strade e palazzi, nella storia e nell’architettura della città. Magari sulle tracce di Soliman, l’elefante che tante tracce di sé ha lasciato nella città altoatesina.

Per info e prenotazioni: www.brixen.org;
Per informazioni sull’offerta turistica complessiva: www.valleisarco.com

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