«Armi spuntate»
Ma i Comuni si mobilitano

Il problema del gioco d'azzardo sta interessando in questi ultimi giorni anche le amministrazioni comunali. Il problema, sempre più alla ribalta delle cronache e degli ordini del giorno dei Consigli, è spesso le difficoltà dei Comuni a intervenire per porre un freno, o semplicemente delle regole, al proliferare di sale slot.

A Romano lunedì il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione sul tema presentata dal Pd e dalle tre liste civiche. In cui tra l'altro si chiede di dare più poteri ai Comuni rispetto al proliferare di sale da gioco e altri spazi similari con conseguenti problemi umani e sociali. «Come accade spesso in questi casi canoni e introiti di queste concessioni vanno allo Stato, i problemi restano al territorio con persone e spesso famiglie rovinate dal gioco» è stato il commento fatto in aula da diversi consiglieri.

Il testo originale è stato lievemente modificato su richiesta del capogruppo leghista Roberto Ambrosini mentre un altro leghista Marco Merisio ha chiesto di non sottovalutare la pericolosità anche del gioco d'azzardo di tipo virtuale. L'assessore ai Servizi sociali Cristina Bergamo ha ricordato la normativa in proposito precisando che il Sert locale che sta a Martinengo ha attivato un ambulatorio che si occupa anche della dipendenza da gioco. Anche a Romano si è verificato un proliferare di sale da gioco autorizzate da livelli sovraccomunali e di locali con macchinette varie.

Anche a Seriate, nell'ultimo Consiglio comunale a «gestione Saita», è stato approvato all'unanimità con 19 voti favorevoli l'Ordine del giorno contro il gioco d'azzardo, «un'emergenza sociale», nelle parole del capogruppo del Pd, Paolo Finazzi che ha presentato il documento. Dopo aver specificato le storture del fenomeno («lo Stato promuove il gioco e incassa neanche quanto serve per curare il male che ne deriva») Finazzi ha proposto di impegnare il sindaco e la Giunta ad aderire al manifesto dei sindaci contro il gioco d'azzardo, e a costruire reti territoriali per il controllo, la prevenzione, il contrasto e la formazione. Con qualche aggiustamento (c'erano delle riserve da parte di Pdl e Lega) alla fine il testo è passato all'unanimità grazie anche all'intervento di Damiano Amaglio (Albatro), chiedendo un coinvolgimento anche dello Stato per le materie di sua stretta competenza e limitatamente alle risorse stabilite dal Consiglio comunale.

E anche Ciserano ha aderito al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo promosso dalla scuola delle Buone pratiche. Aderendo all'iniziativa i sindaci manifestano il loro intento a chiedere una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell'offerta e il contenimento dell'accesso e chiedono il potere di ordinanza per definire orari e stabilire distanze da luoghi sensibili.

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