San Pellegrino abbraccia i nerazzurri Battuta la Fiorente 4 a 0

Domani, domenica, alle ore 18, nel centro brembano amichevole con la Fiorente

Dopo i fasti friulani, l’Atalanta si accontenta di rifilare quattro gol alla Fiorente nella prima uscita in terra bergamasca. Niente di eccezionale, i carichi di lavoro si sono fatti sentire, in più il campo stretto e scivoloso non ha facilitato le manovre a largo raggio della squadra di Mandorlini. Lo stesso tecnico lo ha definito un allenamento e niente di più e infatti tale deve essere considerata la sgambata contro l’ambiziosa Fiorente, neopromossa in serie D. Insomma, un buon test in vista dell’esordio ufficiale sabato prossimo a Vicenza in Coppa Italia, una sgambata servita soprattutto a confermare la crescita costante di Lazzari e a mettere in mostra qualche giovane promettente che ha dato brio e interesse agli ultimi venti minuti. Difficile che molte altre indicazioni rilevanti arrivassero da questa amichevole, viste le numerose assenze in casa Atalanta: Montolivo, Lorenzi, Rustico, Gonnella, Saudati, Pià, Pinardi erano out per acciacchi vari e Rossini aveva già un piede e mezzo a Genova.

Ma Rossini non sarà l’ultimo nerazzurro a cambiare maglia. Atalanta-Fiorente, infatti, rischia di essere ricordata soprattutto come l’ultima apparizione di Gautieri in maglia nerazzurra: il Gaucho napoletano è a un passo dal Lecce e la sua cessione potrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore. Se così sarà, è auspicabile che il mercato nerazzurro riservi altri movimenti anche in entrata, per sopperire a una perdita così importante.

Proprio Gautieri, con un preciso rigore, ha sbloccato la partita allo scadere di un primo tempo che ha visto l’Atalanta arrivare a fatica dalle parti di Regazzoni. Gli spunti migliori arrivano da Albertini, già padrone del centrocampo e autore di splendidi lanci millimetrici. Ma non è da trascurare la prova di Lazzari, che migliora partita dopo partita. Mandorlini l’ha schierato nel tridente offensivo come esterno sinistro e Lazzari l’ha ripagato con ottime giocate. Da una sua incursione, non a caso, è arrivato il primo pericolo dopo 17’ e poi un’occasione per Gautieri che da pochi passi conclude centrale su Regazzoni. Poi ci pensa Taibi, minuto 24, a evitare che la gara si metta in salita con un grande colpo di reni su colpo di testa ravvicinato di Gaio.

La partita stenta a decollare, tant’è che il pubblico, arrivato numeroso fin quassù, per scaldarsi deve attendere una sostituzione, per giunta della Fiorente. A uscire è «il Bocia», Claudio Galimberti, uno che di solito si trova dall’altra parte della barricata: stavolta è lui a ricevere l’applauso dei ragazzi della curva nord.

L’Atalanta prova a riprendersi la scena con qualche bordata da fuori area (in evidenza Albertini) finché al 42’ l’arbitro premia col rigore un contatto Biava-Pazzini: Gautieri non sbaglia.

Intanto la pioggia (ospite abituale della prima uscita brembana) aumenta di consistenza, l’Atalanta nella ripresa prova ad adeguarsi. In campo restano solo in cinque (Bellini, Sala, Marcolini, Lazzari e Pazzini), e Mandorlini rinfoltisce la squadra con le «riserve». La Fiorente molla e sul taccuino finiscono molte più occasioni degne di nota. Un’incertezza di Pilenghi regala a Marcolini la gioia del raddoppio, poi Mandorlini manda in campo anche le giovani leve della Primavera che hanno voglia di mettersi in mostra e non perdono tempo. Bombardieri pesca Lorenzi (è un attaccante dell’85 e curiosamente anche lui si chiama Stefano, proprio come il difensore) che realizza con un perentorio stacco di testa. Ci prova anche Sangiovanni, chiamando alla paratona Pilenghi, ma il poker porta la firma di Comandini, che intercetta una conclusione di Sangiovanni e da rapace d’area deposita in rete. Finisce 4-0, la testa ora passa alla Coppa Italia. Lì si farà sul serio.

(09/08/2004)

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