«Scuole allo stadio»: è boom
con 1.200 ragazzi. No al razzismo

«La scuola allo stadio», alla nona edizione, e «Famiglie allo stadio», alla quarta, sono due iniziative lodevoli per far crescere in modo corretto la nuova generazione di tifosi e saranno riproposte anche quest'anno. A presentare la stagione 2009/2010 è stato Stefano Bonaccorso, responsabile dell'attività di base dell'Atalanta, e i numeri dicono già che sarà l'ennesimo successo.

Già 1.200 studenti delle scuole di primo e secondo grado si sono iscritti per partecipare a «La scuola allo stadio» che, come ormai tradizione, prevede una visita dettagliata al Comunale con la possibilità di vedere posti «segreti» come lo spogliatoio dei giocatori e con il suggestivo ingresso sul manto erboso. Le visite sono anche abbinate a una discussione su argomenti «caldi» dello sport, come il tifo scorretto, in modo da far capire ai sostenitori del presente e soprattutto del futuro che il calcio non può assolutamente essere associato alla violenza.

Con «Famiglie allo stadio» si invitano le famiglie, ma anche scolaresche e squadre del Csi, ad assistere a una partita allo stadio, sempre tenendo ben presente il fattore sportività. Il testimonial della presentazione è stato Simone Padoin, centrocampista atalantino cresciuto nel settore giovanile nerazzurro che, pur giocando a grandi livelli, è stato così bravo da diplomarsi al Liceo Scientifico. Presenti anche Francesca Ruggeri, vicepresidente dell'Atalanta, il questore Matteo Turillo, Danilo Minuti, assessore allo Sport, Geremia Macario, presidente provinciale della Figc, e Vittorio Bosio, presidente provinciale del Csi.

Nel corso della mattinata sono state anche premiate molte classi di studenti vincitrici dei concorsi «Atalanta mitologia del nome» e «Il mio slogan contro il razzismo» edizione 2008/2009.  Un altro modo per dire basta alla violenza e al razzismo.

   

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