Comark, la difesa tiene bene
Ora serve un rinforzo in avanti

«Tutti devono rendersi conto che la squadra è diversa del passato, nel bene e nel male. Nel bene per entusiasmo, coesione, umiltà, atletismo e velocità. Ovvio che qualcosa si paga in termini di esperienza e di talento individuale». Nicola Minessi, 35 anni, dalla scorsa estate guardia della Comark, con precedenti di spessore anche in serie A, ha così sinteticamente valutato, in una recente intervista a L' Eco di Bergamo, gli ultimi due organici trevigliesi. Ad onor del vero nulla di nuovo, nelle parole dell'estroso giocatore trevigliese, per coloro che ci seguono da tempo ma una cosa è l'opinione del cronista di turno, ben altro valore assume quella di colui che vive in prima persona la realtà quotidiana.

Una frecciata di Minessi ai non dimenticati messaggi ottimistici della dirigenza in estate? Riteniamo proprio di no anche perché tra società e squadra (coach incluso) regna un palpabile feeling rafforzato dai successi, in rapida successione, contro le temute Riva del Garda e Trento. Nella sfida in Trentino di sabato la Comark ha evidenziato un passo in avanti sotto l'aspetto psicologico. L'aver costantemente tenuto a bada gli accreditati avversari piazzando, poi, le triple del KO proprio nel supplementare non è da sottovalutare specie se si gioca in trasferta. In fase realizzativa, pur apprezzando il lieve miglioramento della coppia di lunghi Zanella-Degli Agosti rimaniamo dell'idea (e non siamo i soli) che con un rinforzo, al mercato di riparazione, nello specifico ruolo la Comark non potrà che aumentare la sua consistenza-punti. Sulla difesa, invece, già ci siamo e non da adesso. Al riguardo giriamo una buona fetta di meriti a Simone Morandi: il lavoro maniacale svolto dall'allenatore bresciano in palestra si era del resto toccato per mano sin dalla preparazione al campionato.
A.Z.

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