Caravaggio, Zambelli si dimette
Ecco il nuovo allenatore: è Pozzi

Il Caravaggio cambia rotta. Gigi Zambelli, l’allenatore, martedì 1 dicembre ha dato le dimissioni (prima congelate e poi, in serata, accolte dalla società biancorossa) e mercoledì 2 è previsto un ulteriore chiarimento tra la dirigenza caravaggina e Giacomo Buizza, il direttore sportivo, che potrebbe anche finire con un altro divorzio.

 Alla base del ribaltone in casa biancorossa ci sono proprio le incomprensioni tra Zambelli e Buizza, esplose dopo la sconfitta di Borgosesia, e proseguite nel corso della settimana precedente il derby con la Tritium. Due modi completamente agli antipodi di gestire il gruppo che hanno provocato scintille tra allenatore e diesse, e avvelenato il clima fino alla rottura.

«Con Buizza non c’è niente di personale, ma si è creata con lui una situazione di totale incompatibilità - confida Zambelli -, sia a livello tecnico, sia dal punto di vista caratteriale. Io ho un’idea di gestione del gruppo più serena e diversa dalla sua. Mi è mancata la tranquillità per poter continuare il lavoro impostato ad inizio stagione e quindi ho preferito togliere il disturbo presentando alla dirigenza le mie dimissioni. Non voglio scappare dopo la sconfitta con la Tritium. La mia decisione l’avevo già presa prima del derby. Poi c’è stata una piccola pausa di riflessione, ma durante il colloquio con il direttore generale Prevedini ho ribadito che la mia scelta era definitiva».

Solo gli screzi con Buizza, quindi, alla base delle dimissioni? «Buizza lo conosco da anni e in fondo è un amico - prosegue Zambelli -, ma è proprio per evitare di guastare anche il rapporto personale con lui che ho preferito passare la mano. Non me la sento di andare avanti quando il mio lavoro viene attaccato in continuazione. Con la società, comunque, nessun problema. I rapporti con Beppe Prevedini e Giovanni Mombrini erano e rimangono ottimi. E auguro veramente di cuore al Caravaggio di salvarsi».

Gigi Zambelli che l’anno scorso alla guida del Caravaggio ha vinto il campionato di Promozione, la panchina con il club della Bassa quartultimo in classifica con 11 punti in 13 partite, frutto di 2 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Una squadra con un rendimento altalenante che sembrava essersi abbastanza ripresa dopo una partenza negativa.

Chiaro e risoluto il commento del direttore generale della società, nonché sindaco di Caravaggio, Giuseppe Prevedini: «Abbiamo preso atto della decisione di Zambelli che ringraziamo per il lavoro svolto e con cui magari in futuro torneremo a collaborare, ma ora dobbiamo voltare pagina in fretta - dice il diggì -. Dispiace che la vicenda sia finita in questo modo, ma del resto il calcio per noi è un divertimento, e ultimamente non riuscivamo più a divertirci. I risultati non c’entrano niente. C’erano invece troppe tensioni nell’aria, mentre la caratteristica della "società Caravaggio" è sempre stata quella di un ambiente sereno. Dobbiamo riportare tranquillità. Domani (oggi, ndr) ci sarà un incontro chiarificatore anche con Buizza, e poi vedremo se continuare o meno il rapporto di collaborazione».

Il nuovo tecnico è Roberto Pozzi, l’anno scorso a Usmate, ed ex mister del Caravaggio dal 2003 al 2006. Pozzi ha superato la concorrenza di Renzo Ciulli che in Bergamasca aveva allenato a Calcio e Cenate.

«È probabile un cambio di linea nella gestione della squadra - annuncia il direttore -, e posso già annunciare che a Caravaggio, per quest’anno, non ci saranno più grossi movimenti di mercato. L’idea è quella di portare a casa un paio di giovani nei ruoli rimasti scoperti a causa degli infortuni e basta. Il gruppo è questo, e rimarrà così fino alla fine del campionato. Secondo noi la squadra ha tutte le carte in regola per salvarsi».


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