Mondonico applaude i suoi
nonostante il ko: «Sono da 6,5»

Nonostante l’1-3 e l’espulsione dopo la rete di Perico è un Emiliano Mondonico abbastanza sereno quello che si presenta in sala stampa al termine del match. «A differenza dello 0-3 col Modena, stavolta devo dire che la mia squadra si è comportata bene. Se dovessi dare un voto ai miei uomini, li giudicherei da 6.5, soprattutto per quanto fatto nel primo tempo. Nella prima frazione di gara credo proprio che la squadra che ha giocato meglio sia stata l’AlbinoLeffe».

Però il primo tempo l’avete concluso comunque sotto di due reti, no?
«Sì, alla fine la maggiore esperienza, la qualità e la velocità nelle ripartenze del Lecce hanno fatto la differenza negli episodi decisivi, ma ripeto che nei primi ’45 l’AlbinoLeffe mi è piaciuto, anche in fase offensiva. Basti pensare ai dieci calci d’angolo che abbiamo collezionato contro nessuno del Lecce».

Quindi se non avessero convalidato il gol-fantasma dello 0-2?
«Guardate, nonostante la rabbia siamo convintissimi che il guardalinee abbia agito in buona fede. Certo che nemmeno i giocatori del Lecce si aspettavano di vedere assegnato quel gol».

È per questo che si è arrabbiato tanto con l’assistente dopo il gol di Perico a inizio ripresa?
«Forse ho sbagliato a reagire in quel modo. Ma diciamo che la mia è stata una reazione esagerata proprio per dare la carica ai miei, per stimolare dentro di loro quel qualcosa in più che gli permettesse magari di raggiungere anche il 2-2. Purtroppo quel mio modo di fare non è piaciuto all’arbitro».

Alla fine però è arrivato ancora il gol del Lecce, invece che il 2-2.
«Sì, perché alla lunga bisogna dire che i nostri avversari hanno dimostrato di meritare la posizione da capolista. Hanno qualità e nell’uno contro uno, nonostante il nostro impegno, hanno confermato di avere qualcosa in più di noi».

Però non sembra che questa sconfitta l’amareggi più di tanto, nonostante la svista dello 0-2, giusto?
«
Sì, perché stavolta usciamo da questa sconfitta casalinga con qualche certezza in più. Con la consapevolezza che lavorando ancora e mettendoci maggiore attenzione i nostri problemi potremo risolverli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA