La Foppa affonda a Cannes
Un set perso addirittura 25-7

«Nei primi due set abbiamo fatto la partita che volevamo: quella che avevamo preparato in allenamento. Poi non siamo più esistiti: non è possibile attaccare in un set al 70% e in quello successivo al 20%». Sono le parole sconsolate di Micelli dopo il ko a Cannes.

RACING CANNES-FOPAPEDRETTI 3-2
Parziali: 25-19, 18-25, 25-14, 25-7.
RACING CANNES: Antonijevic 4, Marchenko 14, Polechtchouck 12, Centoni 14, Yaneva 16, Ravva 12, Fomina (L), Fiorin. N.e. Salinas, Durakovic, Buckova, Ong. All. Fang.
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Gujska 1, Del Core 4, Furst 8, Bosetti 8, Fanzini 2, Arrighetti 11, Merlo (L), Ortolani 12, Piccinini 6, Zambelli 1, Carrara, Aluigi. All. Micelli.
Arbitri: Broestl (GER) e Tavares (POR).
Note: spettatori 3.500 circa. Durata set: 23’, 20’, 20’, 16’, totale 79’. Cannes: battute sbagliate 2, vincenti 9, muri 15, errori 9, seconda linea 8; Foppapedretti: b.s. 5, v. 3, m. 8. e, 18, s.l. 2.

«Nei primi due set abbiamo fatto la partita che volevamo: quella che avevamo preparato in allenamento. Poi non siamo più esistiti: non è possibile attaccare in un set al 70% e in quello successivo al 20%». Nelle parole sconsolate di Micelli, a fine match, c’è tutta l’impossibilità di spiegare, da un punto di vista strettamente tecnico, le ragioni di una prestazione come quella offerta dalla Foppapedretti al Palazzo delle Vittorie di Cannes, preso d’assalto da 3.500 spettatori, fra i quali una rappresentanza della superfedele «Nobiltà Rossoblù».

Ed è difficile spiegare soltanto con la stanchezza fisica il crollo della squadra nel terzo e nel quarto parziale. Per perdere un set a 14 e quello successivo a 7 (probabilmente record negativo in 15 anni di storia della Foppapedretti) bisogna... impegnarsi bene. Dunque, anche sotto il profilo mentale, questo gruppo dimostra di avere qualche problemino da risolvere.

Sta di fatto che la Foppa, campione d’Europa uscente, perde l’imbattibilità nella competizione continentale e incassa la seconda sconfitta consecutiva nel giro di quattro giorni, dopo il secco 0-3 di domenica con la Scavolini Pesaro. A Cannes funziona tutto benino nei primi due set, compreso il primo, perso con dignità. Micelli manda in campo un eptetto con Fanzini al posto della Picci e Bosetti opposta, tenendo fuori la Ortolani.

Quest’ultima entra all’inizio del secondo parziale al posto di Fanzini e la Foppa sembra ritrovarsi: buona distribuzione, ottimi attacchi proprio di Ortolani, positivo il gioco al centro, soprattutto con Arrighetti. È un bel set, piacevole, pulito, efficace: la Foppa lo conquista alla grande, ingenerando un diffuso ottimismo.

Ma alla ripresa del gioco, le ragazze restano nello spogliatoio e delegano i loro fantasmi a rientrare in campo. Il Cannes, incredulo, nemmeno ringrazia: ne fa semplicemente scempio. L’orgoglio, ammesso che se ne veda, non basta. Il povero Micelli opera tutti i cambi possibili e immaginabili, strilla come un’aquila durante i time-out nel tentativo di dare una scossa. Dopodiché, non ha più nemmeno la forza di arrabbiarsi.
 Ildo Serantoni

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