La Primavera pensa al Viareggio
Bonacina: «Vincere? Sarà dura»

Per l’Atalanta Primavera, capolista in campionato, dalla prossima settimana sarà «Torneo di Viareggio», prestigiosa rassegna internazionale giovanile che il club nerazzurro ha vinto nelle edizioni del 1969 e del 1993. Il calendario della manifestazione prevede che nel girone di qualificazione gli atalantini di mister Walter Bonacina se la vedano sul campo sintetico di Tivoli contro l’Anderlecht (martedì 2 febbraio alle 17) la Lazio (giovedì 4 alle 15) e il Pakhtakov, squadra dell'Uzbekistan (sabato 6 alle 15).

«Sicuramente - commenta il "Cina" - avremo l’opportunità di esibirci su un palcoscenico coi fiocchi dal momento che tutti conoscono il valore del "Viareggio" sul piano dell'immagine e per la forza delle squadre che ogni anno vi partecipano. Per i miei giocatori si tratterà di un ulteriore esame per verificare le loro possibilità in chiave futura».

Sulle possibilità di centrare la vittoria finale, Bonacina frena: «Naturalmente non c’è nessuno che rinuncia a vincere in partenza ma, obiettivamente, per noi sarà molto dura perché ci sono avversarie molto forti. Di sicuro saremo caricatissimi. Se riusciremo a superare il primo turno sarà già motivo di soddisfazione. Le tre partite da disputare in una sola settimana mi consentiranno di ruotare senza esitazione l’intero gruppo a disposizione».

E a proposito di gruppo, alla domanda se c’è qualcuno che potrà fare il salto nella rosa della prima squadra atalantina già dalla prossima stagione sportiva, il «Cina» ha precisato: «Adesso come adesso è troppo presto per azzardare una risposta. Vedremo nei prossimi sei mesi l’evolversi delle varie situazioni: dipenderà anche se i ragazzi acquisiranno, strada facendo, al di là dei progressi tecnici, la mentalità a livello professionistico indispensabile per aspirare a certi traguardi».

Infine, quale sarà il futuro di Bonacina, allenerà di nuovo la Primavera o siederà sulla panchina di una prima squadra? «Non ho ancora affrontato il problema, tempo al tempo, ci penserò al termine del campionato!».
 Arturo Zambaldo

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