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Lunedì 15 Marzo 2010
Football Usa: i Lions vanno ko
all'esordio di campionato
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L'operazione restyling, col poker degli americani nuovo di zecca (l'allenatore capo Cosbie Douglas, il quarterback Van Pelt, più i connazionali Norwood e Iriye), va evidentemente puntellata e i Lions avranno modo di vedere se la settimana della riflessione ha centrato il bersaglio già domenica a Osio contro i Marines Lazio. Nel frattempo i caschi oro possono mangiarsi le mani per il passaggio a vuoto nella metà del secondo quarto, che ha portato i Panthers avanti 28-6 dando il là alla fuga.
I Lions sono rientrati in partita nel terzo quarto e sono rimasti avvinghiati alle «pantere» fino all'inizio dell'ultimo quarto prima di arrendersi al nuovo break parmense. Niente da fare, insomma, e che fosse una giornata di magra i Lions l'avevano capito a spese proprie già a inizio partita, quando Riccardo Regazzoni falliva la trasformazione della ricezione di William Norwood (26 yard) dal quarterback Van Pelt sul 7-6 per Parma.
Sfumato l'aggancio, Parma allungava con Hay (corsa di 2 yard) e Vergazzoli (trasformazione per il 14-6) alla fine del primo quarto e sfruttava il calo di Bergamo all'inizio del secondo, con la trasformazione del ritorno d'intercetto di McIntyre e la zampata della premiata ditta Craddock-McIntyre (14 yarde e trasformazione per il 28-6).
Sotto di 22 punti, i Lions ruggivano orgoglio con Norwood, imbeccato da Van Pelt (25 yard e trasformazione da 2) riportandosi in carreggiata (28-14) all'inizio del terzo quarto ma Diaferia prima (ricezione da Craddock, 21 yard trasformate) e Hay poi (corsa, 19 yard trasformate da Vergazzoli) mettevano la museruola alla speranza dei nostri nonostante l'acuto di Van Pelt (corsa di 70 yarde, trasformata per 35-21) e la corsa dell'orgoglio di Andrea Ghislandi, 2 yard con trasformazione da 2 punti di Carlo Carminati per il definitivo 49-29 parmense. Ducato amaro, domenica serve un ruggito forte contro i Marines.
Si. Pe.
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