Mutti prova Amoruso e Chevanton
Ferreira Pinto: salvezza a quota 36

È stato un giovedì diverso dal solito a Zingonia, con la squadra in ritiro, la dirigenza, rappresentata da Cesare Giacobazzi, Carlo Osti e il presidente Alessandro Ruggeri, presente in panchina a fianco di mister Mutti e senza alcuna squadra di provincia come sparring partner.

Per i giocatori nerazzurri l'impegno infrasettimanle è stato meno di una partitella in famiglia, utile per provare situazioni di gioco in vista del Livorno. In campo infatti sono scese due squadre composte dagli uomini a disposizione, più i Primavera Rota, De Leidi e Possenti.

Qualche indicazione dagli undici senza casacca è però arrivata. Complice l'assenza degli squalificati Doni e Tiribocchi per il prossimo match, in attacco sono stati provati Amoruso e Chevanton, supportati sulle fasce da Valdes e Padoin: appare per il momento scontato un classico 4-4-2.

In mezzo al campo sono stati schierati De Ascentis e Guarente, mentre ci potrebbero essere novità nel reparto arretrato. Tenendo conto della squalifica di Capelli e dell'indisponibilità di Talamonti, il posto a fianco di Manfredini potrebbe essere ricoperto da Bianco, con Pellegrino come alternativa.

L'allenamento del venerdì sarà più indicativo per capire chi sarà il terzino sinistro nella decisiva sfida salvezza contro il Livorno: Bellini o Peluso. Il vicecapitano nerazzurro è infatti reduce da un problema ad una caviglia e ha lavorato a parte; sulla destra è invece sicuro di un posto da titolare l'austriaco Garics. A parte hanno lavorato anche Zanetti, Talamonti, Doni, Barreto, Tiribocchi e Capelli.

Da questa formazione appare per il momento escluso il neo papà Ferreira Pinto, convinto che quella contro il Livorno sarà la prima di una serie di partite da vincere, se davvero l'Atalanta vuole raggiungere la salvezza. «Ormai conta solo vincere – afferma l'esterno brasiliano –: dobbiamo affrontare il Livorno come una grande squadra: sarà una partita a viso aperto perché entrambe lottano per la salvezza».

Ferreira Pinto analizza con lucidità il momento della sua squadra. «Il campionato è stato in salita fin dall'inizio. Contro il Chievo pensavamo di dare la svolta: abbiamo fallito e da quel momento tutto si è complicato. La quota salvezza credo che sia a 36 punti, più bassa rispetto alla scorsa stagione. Solo vincendo contro Livorno e Cagliari possiamo riaprire il campionato. Noi continuiamo a crederci: possiamo anche andare in serie B, ma l'importante è giocare le nostre chance fino alla fine, comportandoci da Atalanta».

Una partita da vincere a tutti costi dunque, anticipata da una settimana passata in gruppo a Zingonia. «Il ritiro serve – conclude il brasiliano -. Stiamo cercando di concentrarci il più possibile per fare una grande gara, con l'obiettivo di tirar fuori tutto quello che fino a questo momento ci è mancato».

Simone Masper

© RIPRODUZIONE RISERVATA