Tiri liberi sul basket bergamasco
Comark, i playoff sono a rischio?

Siamo alle solite: Comark all'insegna dell'intermittenza nei risultati anche nelle ultime battute di regular season. Liquidati tra le mura amiche senza affanno e in rapida successione Trento e Trieste, i trevigliesi sono tornati a soffrire e a zoppicare domenica scorsa a Castelletto Ticino. Dando un calcione alla continuità, il team orobico ha, così, messo addirittura in forse l'accesso ai playoff, traguardo minimo da raggiungere.

E dire che su quattordici formazioni del girone è sufficiente piazzarsi all'ottavo posto per staccare il biglietto al minitorneo per il salto in Lega due. Attualmente, quando mancano due turni al termine, non c'è da scherzare considerato che la Comark, in compagnia di Verona, occupa l'ultima posizione degli aventi diritto, tallonata per di più dal citato Castello Ticino, in ritardo di due sole lunghezze.

L'altalenante percorso di capitan Reati e compagni sin qui è figlio di puntuali successi contro avversari di media-bassa portata e di sconfitte contro quelli che vanno per la maggiore. Un'elementare diagnosi di tutto ciò, lo ripetiamo da tempo, non può che essere la minor caratura della rosa trevigliese rispetto ad organici meglio attrezzati.

Altro che cercare di spostare responsabilità e quant'altro sull'allenatore o, peggio ancora, su sfortuna o arbitraggi a sfavore: alla resa dei conti è quasi sempre il divario tecnico a determinare la differenza sostanziale. A nostro avviso c'è da imputare, caso mai, a Simone Morandi un elemento: quello di aver accettato senza batter ciglio di dirigere dalla panchina la squadra, sottoscrivendo in tal modo le non affatto modeste aspettative societarie.

Riproponendo il discorso sul basket giocato, bisogna adesso concentrarsi con la massima determinazione sull'obiettivo playoff, concretamente possibile dal momento che basterà prevalere nell'incontro-allenamento con il fanalino di coda e a quota zero Jesolo e in quello ben più difficoltoso con la pari classifica Verona, questa volta in trasferta. E, partendo dal presupposto che Verona è da collocare tra i quintetti non invalicabili, scommettere sul sodalizio presieduto saggiamente da anni da Piervincenzo Mazza si dovrebbe rischiare davvero poco.
 Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA