La lettera: gara «rinviata» per l'Inter
È questo il rispetto verso i bambini?

«Ogni giorno io e mia moglie fatichiamo per soddisfare tutte le esigenze dei nostri due figli. Scuola, catechismo, sport, poi la gestione della casa ed infine il lavoro. Sempre di corsa, contando sempre i minuti che mancano. Come mercoledì sera 28 aprile: ore 19.30 ritrovo al Centro sportivo comunale di San Paolo d'Argon e partenza per Cavernago, dove alle 20.30 i nostri figli, classe 2001, avrebbero dovuto incontrare l'Interseriatese, classe 2000, in un torneo giovanile di calcio».

«Premetto che prima della partenza abbiamo - io e gli altri genitori - potuto constatare la voglia di giocare che i nostri figli avevano; sembravano delle trottole e a stento siamo riusciti a fermarli, spiegando loro che così facendo sarebbero "scoppiati" prima della partita. Arriviamo a Cavernago e - sorpresa - ci comunicano che l'altra squadra non si presenterà perché diversi bambini (o genitori!) vogliono vedersi la partita di Champions tra Barcellona e Inter».

«Non ci sono parole, neanche per spiegare ai nostri figli perché loro sono lì e gli altri no. Vorrei farvi vedere i loro occhi, la delusione che trasmettevano. Non ci sono parole, anzi sì: è vero che nella vita ci sono cose più importanti di una partita non giocata, ma saranno anche questi piccoli mattoni che noi fabbrichiamo, giorno dopo giorno, per loro a dargli una casa di valori e prìncìpi solida e indistruttibile. Dobbiamo insegnare ai nostri bambini che il rispetto per gli altri viene prima di quello per se stessi, e voi cari amici di Seriate questa sera non ce lo avete dimostrato».

Fato63

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