Talamonti: «Bergamo è casa mia
E la tifoseria della Dea è speciale»

Leonardo Josè Talamonti, 28 anni, argentino è al suo quarto ritiro consecutivo in nerazzurro. Già dai primi giorni di preparazione a Rovetta, il difensore dell'Atalanta non vede l'ora di rituffarsi nel clima-campionato. «È sì – ha detto – devo dimenticare gli ultimi due mesi della passata stagione allorquando, per infortunio, fui costretto a guardare dalla tribuna i miei compagni. Adesso fisicamente sto bene e al tempo stesso sono molto carico e motivato».

Un attimo di pausa e Talamonti ha definito Bergamo «la mia casa: qui sto meravigliosamente ed a contagiarmi, poi, è l'intero ambiente atalantino. Difficilmente in altre piazze la passione e l'attaccamento alla squadra del posto è così intenso». Talamonti, poi, ha evidenziato il lavoro di Stefano Colantuono «Il mister romano ha un metodo di allenare tutto suo che mi piace parecchio. Se lo si segue fino in fondo sono certo che verremo ripagati con gli interessi». Il centrale difensivo ed ex laziale, che a Rovetta dormirà in stanza con il paraguaiano Barreto, è dispiaciuto per la partenza del connazionale Pellegrino: «Mi mancherà davvero perché, tra le altre cose, faceva gruppo.

D'altro canto è pure lui un professionista e la destinazione Cesena, neo promosso in serie A, non è certo da buttare via». Dulcis in fundo, anche per Talamonti l'obiettivo da privilegiare subito è il ritorno nella massima categoria «Nessuno di noi può nascondere l'ambizioso traguardo. Ce la metteremo proprio tutta per ripagare una tifoseria, ribadisco, speciale».

Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA