Spagnolo: «Mercato chiuso
Abbonamenti, siamo solo a metà»

Al termine della vittoriosa amichevole contro il Prato, squadra toscana di Seconda Divisione, il direttore generale atalantino Roberto Spagnolo fa il punto della situazione sul mercato della squadra bergamasca, sia in entrata che in uscita.
Il mercato in entrata è chiuso?
«Assolutamente sì – risponde con fermezza Spagnolo –, ci sono invece giocatori a cui stiamo cercando di dare la possibilità di poter giocare altrove. Tiboni è tornato da Cracovia: la squadra polacca non è riuscita a vendere una punta in esubero e la trattativa è così saltata, nonostante il buon test svolto dal ragazzo. Per Marconi, come per gli altri ragazzi, stiamo invece valutando le migliori condizioni per poter mandarlo a giocare, per poi riportarlo a Bergamo a fine stagione».
Amoruso?
«Siamo in attesa, abbiamo parlato con lui: ci sono squadre anche di serie A interessate, vediamo di risolvere la situazione prima della fine del calciomercato».
Direttore, vista all'opera contro il Prato, è rimasto ben impressionato?
«Sono consapevole dello stato di forma dei ragazzi dopo i duri allenamenti settimanali e sta andando tutto come programma. È stata una partita tosta, abbiamo avuto delle buone risposte sul lavoro svolto in ritiro. Siamo arrivati spesso davanti alla porta avversaria: è stato un buon test, che ha confermato che stiamo facendo un buon lavoro».
Parlando di singoli, in queste prime amichevoli si stanno rivelando due acquisti azzeccati gli ex Cittadella Matteo Ardemagni e Leonardo Pettinari. Cosa ne pensa?
«Sono ragazzi che stanno entrando in condizione e stanno già dimostrando il loro valore. Preferisco fare un bilancio dei 90' minuti: tutti hanno svolto un ottimo match». L'ultimo pensiero dell'uomo di fiducia della famiglia Percassi, che raccoglie giornalmente consensi dai tifosi per il lavoro svolto fin da prima della sua nomina ufficiale, ha risposto con ironia alla domanda sulla campagna abbonamenti. «Siamo solo a metà! – conclude sorridendo Spagnolo – Speriamo di proseguire con questo trend. Siamo più che soddisfatti, perché significa che abbiamo lavorato bene anche a livello di marketing».
Simone Masper

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