Raimondi: «Il Comunale pieno
ci dovrà dare un'ulteriore carica»

Cristian Raimondi, l'ultimo arrivato in casa nerazzurra, non si scorderà facilmente questi ultimi dieci giorni. Il ritorno a Bergamo per il laterale originario di Sedrina, ex Primavera nerazzurro, già sarebbe stato sufficiente: la prima partita casalinga contro il Vicenza, sua ex squadra, e la possibilità di scender in campo venerdì 20 agosto alle 20,45 con i gradi da titolare contribuiscono a rendere magico il momento del giocatore.

«Sarebbe il massimo partire titolare – dice Cristian Raimondi –. Non so cosa succederà, ma ci spero. Le assenze di Manfredini e Talamonti saranno importanti, ma ci sono giocatori in grado di sostituirli nel modo migliore».

Il pensiero dell'esterno nerazzurro vola agli anni vicentini, considerati tra i più positivi della sua carriera. «Qualcosa è rimasto dentro dei tre anni trascorsi in maglia biancorossa - prosegue Raimondi –: è stato proprio durante quell'esperienza che si è definito il mio ruolo, anche se già mister Gustinetti con l ‘AlbinoLeffe e Finardi con la Primavera atalantina mi avevano schierato come terzino».

Il Vicenza che si troverà di fronte l'Atalanta di Colantuono sarà ovviamente diverso rispetto a quello che Raimondi conobbe nel lontano 2006. «Sarà una partita dura. In generale la Serie B insegna che su tutti i campi puoi lasciare qualcosa. Del Vicenza conosco 4-5 giocatori che ci possono creare problemi, in particolare Sgrigna. Noi siamo l'Atalanta, siamo tra i favoriti e giochiamo in casa. Il nostro stadio dovrà essere il punto di forza della squadra, come da tradizione».

Si parla di Comunale e subito gli occhi di Raimondi brillano. Il pensiero va alla possibilità di scendere in campo dal primo minuto e per la prima volta con la maglia della squadra della sua città. «L'emozione ci sarà – conclude il giocatore bergamasco –: giocheremo in uno stadio quasi pieno, che ci dovrà dare un'ulteriore carica. Una volta in campo sarà il momento di pensare a fare punti, rimanendo uniti, consapevoli che ci aspetta un campionato lungo e pieno d'insidie».

Simone Masper

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