Tutti allo stadio, c'è l'Atalanta
Scatta la scalata verso la serie A

Si parte. E si parte con tutti gli occhi addosso. Bergamo e il Comunale saranno per una sera il centro del mondo (cadetto), ma la speranza e l'ambizione è quella per altro legittima di diventare spesso, se non sempre, campo principale. Atalanta-Vicenza apre le danze (e non solo in senso figurato: dalle 20,32 la Lega Professionisti di serie B ha organizzato una cerimonia d'apertura con spettacoli di danza e musica) a un campionato che vede la squadra bergamasca tra le favorite, se non la favorita, al ritorno immediato in serie A. Vincere subito e vincere bene è il segnale che l'Atalanta (sempre vittoriosa alla prima casalinga in B da 23 anni a questa parte) vuol mandare al campionato e alle rivali più accreditate, con Siena, Torino e Sassuolo in prima fila. Impresa tutt'altro che impossibile a patto di prendere con le dovute molle il Vicenza, tra le piccole comunque quella che meno dovrebbe ricorrere alle barricate se terrà fede a premesse e promesse del suo tecnico Maran.

Non ci sono dubbi invece sull'atteggiamento dell'Atalanta, subito aggressiva e propositiva, spavalda ma non sfrontata. Lo si legge anche dai convocati: otto su venti hanno spiccate doti offensive, quattro saranno in campo dal primo minuto e altrettanti potrebbero essere in panchina. Il 4-4-2 disegnato da Colantuono in fase di possesso diventa 4-2-4, in cui il lavoro degli esterni (Bonaventura e Pettinari col Foligno hanno dimostrato di essere già in splendida forma) diventa uno sbocco naturale e fondamentale per innescare Tiribocchi e Ardemagni, una coppia che in serie B ha pochi rivali e che anche in A non sfigurerebbe. Già contro il Foligno i due hanno dato una prima dimostrazione di quanto possono essere devastanti: il Tir ha sfiorato a più riprese il gol e lavorato tantissimo per la squadra, Ardegol s'è confermato puntuale sotto porta e prezioso nello smarcare il compagno. A loro due prima di tutti si chiederanno i gol per battere il Vicenza. Ardemagni sa bene come si fa: un anno fa di questi tempi con un sinistro potente sotto la traversa regalò allo scadere la vittoria al Cittadella, seconda delle ventidue perle della sua annata d'oro.

Colantuono pare intenzionato a confermare in blocco la formazione di coppa, con il recupero di Manfredini che scongiura rivoluzioni nel cuore della difesa. Qualche dubbio in più c'è in mezzo, visto che il recupero di Barreto dà un'alternativa di spessore in più in mezzo al campo e il paraguaiano, se dimostrasse di stare bene nell'allenamento di stamattina, potrebbe essere anche la sorpresa dell'ultima ora, magari al posto di Basha.

In mezzo a tutto questo si colloca il Vicenza, che arriva a Bergamo senza grandi pressioni e con il vantaggio di avere tutto da guadagnare. Se le indicazioni della vigilia saranno esatte, Maran manderà in campo una squadra comunque offensiva con la pazza idea di schierare Abbruscato (solo oggi farà il primo allenamento) subito titolare per sopperire al vuoto enorme lasciato da Sgrigna, e alle sue spalle un trio di peperini come Di Matteo, Baclet e Gavazzi.

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