Bellini: «Le critiche non mi interessano
Guardo solo il giudizio dell'allenatore»

Non saranno molte le occasioni, in questa stagione appena iniziata, di ascoltare la voce di Gianpaolo Bellini. In questa prima fase della stagione il vice-capitano nerazzurro ha traslocato, passando dalla fascia sinistra a quella destra della difesa, subendo in partenza alcune eccessive critiche. «Quest'anno parlerò poco – annuncia il numero 6 atalantino -. Credo che questa sarà la stagione dei fatti e non delle parole. Ne ho passate tante in più di dieci anni di professionismo, non mi interessano sia le critiche che gli elogi per un episodio: guardo solo il giudizio dell'allenatore».

Gianpaolo Bellini è però consapevole di una cosa: con lo spostamento sulla destra alcuni sistematismi cambiano e solo un lavoro certosino permette di migliorare le proprie prestazioni. «È un ruolo in cui in passato ho già giocato saltuariamente - ha detto -. Chiaro è che devo imparare e adattarmi, ma non c'è nessun problema. Sto lavorando per migliorare il prima possibile in tutte quelle novità che mi sono ritrovato a destra: punti di riferimento, postura del corpo rispetto al campo e all'avversario. Sono piccoli particolari importanti nel dare l'impronta del ruolo».

Le settimane prima del ritiro in Valle Seriana avevano messo in allarme i tifosi atalantini, preoccupati dalle voci di mercato riguardanti il loro capitano: «Le parole del presidente Percassi hanno inciso tanto - spiega Bellini -. Mi ha fatto subito capire quanto ci teneva a me come persona e come giocatore. Da due mesi a questa parte i bergamaschi, in ogni momento, mi hanno accolto con affetto e questo mi rende fiero. Non penso al futuro, sono concentrato sul presente. Per carattere vivo alla giornata: sarebbe però bellissimo chiudere la carriera all'Atalanta, ma ho firmato un contratto lungo e c'è ancora parecchio tempo per poterne parlare».

Bellini analizza poi con calma e senza montare troppo la testa dei suoi compagni l'esordio stagionale: «Effettivamente dietro abbiamo avuto qualche problema, sia per bravura degli avversari che per errori nostri – conclude il terzino di Sarnico -. Bisogna migliorare la concentrazione e l'attenzione sulle palle inattive. Non possiamo farci niente se gli avversari sono più alti. Dobbiamo migliorare su questo punto di vista: essere più attenti sulle palle inattive aiuta anche a migliorare le altre fasi di gioco. Siamo un gruppo molto forte, ma bisogna lavorare per dimostrarlo. Ci aiuterà il carattere del mister, che ci tiene sempre in campana».

Simone Masper

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