Aver evitato la sconfitta a Varese
è dimostrazione di competitività

Siamo onesti fino in fondo: rispetto alla convincente prestazione dell'esordio l'Atalanta edizione-Varese ha compiuto un passo, se non due indietro. E non solo perché con il Vicenza si era vinto con il più classico dei punteggi (2-0), mentre dalla città dei fiori si è tornati a casa con un incolore pareggio.

Questa prova da gambero è figlia di una partita sottotono da parte della quasi totalità dei nerazzurri utilizzati da Colantuono; di un centrocampo in enorme difficoltà a costruire le azioni offensive e dell'assenza di pericolosità delle punte di ruolo Tiribocchi e Ardemagni. La difesa? Pure in quel reparto si è balbettato e buon per noi che anche in trasferta Consigli ha effettuato almeno due interventi determinanti.

Stando così le cose dichiararsi soddisfatti ce ne vuole. Attenzione, però, a lasciarsi prendere da un'eccessiva drammatizzazione. Infatti se guardiamo il bicchiere versione mezzo pieno la situazione potrebbe anche essere ribaltata.

Perché a darci ragione è pur sempre una classifica forte di quattro punti, l'equivalente di una perfetta media inglese. Il mister nerazzurro, da profondo conoscitore della serie B, ha chiesto comprensione e pazienza al pronti-via ricordando sino alla noia la lunghezza e la complessità del torneo cadetto.

Sulla latitanza del gioco emersa obiettivamente a Varese, guai sottovalutarla. Ma ancora in chiave ottimistica, se l'Atalanta - nonostante l'incolore prova - è uscita imbattuta significa che l'intelaiatura globale è forte. In altre parole, se si è usciti dal «Franco Ossola» limitando i danni contro avversari che in precampionato avevano battuto il Milan e la scorsa settimana superato il favorito Torino in trasferta non vale la pena abbattersi.

Alzi la mano chi non prevede il ritorno al successo, a Bergamo, domenica prossima contro il non trascendentale Frosinone. Se accadrà, e non sarebbe appunto un risultato sorprendente, salvaguarderemo la media inglese… Non sarebbe davvero poco come avvio di campionato
 Arturo Zambaldo

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