
Sport / Bergamo Città
Domenica 05 Settembre 2010
Se non si segna non si vince
Il gioco è ancora da migliorare
Se partiamo dalla classifica chi non arriccia il naso? Per un'Atalanta, favorita numero uno al salto di qualità, il quinto posto, distaccata di un paio di lunghezze dalle sorprendenti capoliste Modena e Novara, non è obiettivamente il massimo.
Da non esagerare, però, in pessimismo e non solo perché si sono disputate appena tre delle quarantadue gare elencate nel calendario della serie B. Esistono altri motivi per non abbatterci a patto che si continui a voler vedere il classico bicchiere mezzo pieno e non il contrario.
Esaminiamo, ad esempio, lo 0-0 scaturito nell' ultimo incontro con il Frosinone, non esaltante sotto il piano del gioco ma che ci ha fatto gridare al gol almeno quattro volte: punizione di Doni con il portiere avversario da strappaupplausi nel volare nel sette per rinviare il pallone in angolo; clamoroso palo colpito da Tiribocchi a due passi dalla porta; perfetto stop, ancora del capitano nerazzurro, che in area ciociara si gira e tira con palla uscita di pochi centimetri; autentico bolide di sinistro di Ceravolo e nuova parata portentosa del guardiano avversario.
Aggiungiamo, poi, senza ombra di smentita, un autorevole maggior possesso della sfera. Allora perché non si è vinto come da unanimi previsioni di tifosi della vigilia? Rispondiamo ricorrendo al detto, magari banale ma sempre di attualità, «se non si segna non si vince».
Addentriamoci nell'argomento tirando innanzitutto in ballo il gioco che a centrocampo ancora non si sviluppa con efficacia. Doni è stato encomiabile, ma è stato schierato in una posizione per lui abbastanza inconsueta di esterno sinistro. Quanto al digiuno di reti, c'è stato anche un pizzico di sfortuna per le occasioni non sfruttate per un nonnulla, ma c'è obiettivamente da pretendere di più dalle nostre punte.
Col senno di poi, si potrebbe non essere d'accordo sull'Ardemagni in versione panchinaro e mandato in campo a 25 minuti dal triplice fischio finale per rilevare Ruopolo. Ma a difesa della non annunciata scelta adi Stefano Colantuono ricordiamo che anche la settimana precedente i nerazzurri erano rimasti a digiuno con il gol nonostante Ardemagni avesse giocato dal 1'.
Cifre alla mano non sottovalutiamo, infine, la solidità del reparto difensivo con la porta del ritrovato Consigli tuttora inviolata. A match concluso l'allenatore nerazzurro ha parlato di collettivo in via di progressivo miglioramento: c'è da augurarselo in vista dei prossimi impegni a cominciare dalla trasferta di domenica a Pescara, altra sfida abbordabile, anche se Varese e Frosinone insegnano….
Arturo Zambaldo
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