L'analisi del dg dell'Atalanta
Spagnolo: «Guardiamo al futuro»

Il dirigente atalantino: «Oggi come oggi mi definisco "moderatamente ottimista": processi e critiche mi sembrano oltremodo prematuri».

A Roberto Spagnolo, ospite di «Tutto Atalanta», a Bergamo TV, il compito di commentare pressoché a caldo il quanto meno discusso 0-0 casalingo di domenica scorsa della squadra nerazzurra contro un Frosinone, annunciato dagli addetti ai lavori di fascia bassa. Inoltre il direttore generale della gestione-Percassi non si è sottratto a rispondere alla nutrita serie di domande dei presenti in studio replicando, a sua volta, alle mirate considerazioni a raffica esposte dagli stessi opinionisti.

LA REAZIONE DOPO ATALANTA-FROSINONE
«Sono sincero: da tifoso sarei incavolato per il mancato successo in una partita che si sarebbe dovuta vincere per più di un motivo. Da dirigente mi attengo alla consapevolezza di ciò che stiamo gestendo, il tutto, proiettato verso quel noto obiettivo finale. È il caso di ricordare che è da dicembre in poi che in cadetteria si consolidano, spesso e volentieri, le basi per un prosieguo vincente. Oggi come oggi mi definisco "moderatamente ottimista": processi e critiche mi sembrano oltremodo prematuri. In questo momento giudico l'Atalanta sotto l'aspetto tecnico e fisico all'80 per cento delle sue possibilità».

SULLE SCELTE DI MISTER COLANTUONO
«A chi ha criticato certe decisioni dell'allenatore rispondo che è giusto che Colantuono agisca come meglio crede. Non dimentichiamo, del resto, che dispone di una vasta e competitiva rosa e ritengo, pertanto, fondamentale che conceda ai suoi componenti l'opportunità di candidarsi per una maglia da titolare. L'innesto di Ceravolo a partita in corso? A mio avviso l'ex reggino ha creato fermento alle azioni fornendo, così, pressione in fase offensiva».

SUFFICIENZA PIENA A CARMONA
«Secondo me il giocatore cileno si è guadagnato la sufficienza piena visto che ha svolto bene quello che il mister pretendeva da lui. Teniamo conto che è da poco che si è inserito nel gruppo per cui non potrà che migliorare strada facendo».

NESSUNA PRESSIONE SU ARDEMAGNI
«La nostra punta è giovane e come tale va gestita in maniera adeguata. Spetta esclusivamente a Colantuono decidere quando lo deve impiegare. Da parte mia posso sostenere che siamo di fronte a un giocatore con ampi margini di miglioramento e che il suo futuro sarà la massima categoria. Guai caricarlo subito di eccessiva responsabilità anche perché è reduce da un campionato nelle file di un Cittadella privo di qualsiasi tipo di pressioni psicologiche all'interno e all'esterno. Da noi è tutta un'altra musica!».

L'ARRIVO DI DALLA BONA, QUELLO MANCATO DI GIACCHERINI
«Dalla Bona lo abbiamo preso a poche ore dalla chiusura del mercato quando stava per trasferirsi alla Triestina. È un'operazione a costo zero per la società e ci auguriamo che ci possa essere utile. Giaccherini sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta ma il Cesena, alla fine, se lo è trattenuto. Ad ogni buon conto in quel reparto siamo coperti».

LE CONDIZIONI DEL TERRENO DI GIOCO
«I 20 mila spettatori di domenica hanno visto come si è ridotto il campo dell'impianto sportivo di viale Giulio Cesare. Io lo definisco disastroso. È seguito un incontro per esaminare la situazione e quindi per cercare di risolvere il gravoso inconveniente. Entro 15 giorni il problema dovrebbe trovare l'opportuno rimedio».
Arturo Zambaldo

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