«Cittadella sport, spazio per tutti»
Provincia e Csi rassicurano il Coni

Tra moglie e marito non metterci il dito. In questi mesi è toccato al Csi cercare di fare da paciere tra gli sposi di fatto (e loro malgrado) Provincia e Coni, in rotta di collisione per il trasloco dell'assessorato allo Sport, Caccia e Pesca dai locali di via San Giorgio alla Cittadella di via Gleno.

Ora però il presidente del Centro sportivo italiano di Bergamo Vittorio Bosio invita a trovare al più presto una soluzione: «Così non si può andare avanti - dice - sediamoci a un tavolo e troviamo la mediazione. Tanto più che gli spazi ci sono per tutti».

Il riferimento è alla volontà dell'amministrazione Pirovano di portare gli uffici dell'assessorato alla Cittadella dello sport. «Per risparmiare sull'attuale affitto - spiega l'assessore competente Alessandro Cottini - ma anche perché la Cittadella è un palazzo provinciale costruito con i soldi dei cittadini, dove l'Assessorato, senza togliere spazio a nessuno, può trovare una sede più idonea e una funzione aggregativa rispetto a tutte le associazioni e tutte le federazioni sportive».

Una decisione, però, che in via Gleno sta creando qualche malumore. Lì, infatti, oltre a Csi e una trentina di federazioni, si trova anche la sede del Coni, presieduto dall'ex numero uno di via Tasso Valerio Bettoni, a cui si deve la costruzione stessa della Cittadella (allora nella doppia veste di presidente della Provincia e del Coni).

Ora, però, proprio lo spazio occupato dal Coni (che a sua volta avrebbe dato «patria» a una quindicina di federazioni) andrebbe rivisto alla luce del trasferimento. Così la lista che in Consiglio provinciale porta il nome dell'ex presidente della Provincia ha presentato un'interrogazione per chiedere a Ettore Pirovano «se non ritenga di soprassedere allo spostamento dell'assessorato, tenuto conto che la Casa dello sport rappresenta la sede e il punto di riferimento naturali per tutto lo sport bergamasco e che una riduzione degli spazi a disposizione delle diverse federazioni e gruppi comporterebbe da un lato il senso stesso dell'iniziativa della Cittadella e dall'altro finirebbe con il penalizzare soprattutto gli sport minori».

Ma dalle parti di via Tasso non c'è nessuna intenzione di fare marcia indietro. «Nessuno ha mai dichiarato l'intenzione di escludere dalla Cittadella qualche federazione o associazione - risponde l'assessore Cottini -, anche perché lì ci stiamo tutti. Non esiste una casa senza il tetto, e in questo caso il tetto non può che essere l'Assessorato allo sport, caccia e pesca, attorno cui aggregare tutte le realtà sportive, Coni compreso, per promuovere e valorizzare lo sport».

«Tanto più che in questo modo si riescono anche a ottimizzare le spese, risparmiando sull'affitto che attualmente paghiamo per i locali in via San Giorgio (circa 45 mila euro annui, versati alla Banca Popolare proprietaria degli immobili occupati finora), inadatti anche dal punto di vista logistico, perché angusti e senza parcheggi. Il nostro è un atteggiamento collaborativo con tutti, anche col Coni non abbiamo nessun problema».

Anche Bosio conferma che «a nessuno è mai stato chiesto di andarsene e la Provincia ha il diritto di insediarsi qui perché è casa sua. Certo si tratta di rivedere la distribuzione dei vari spazi, ma sono convinto che sia possibile trovare un accordo. Una decisione va presa, perché non si può andare avanti in questo modo».

Al di là della questione trasloco, l'attuale situazione della Cittadella appare però ingarbugliata. Nel febbraio 2012 scade l'affitto contratto tra Coni e associazione Cittadella dello sport che gestisce la struttura di via Gleno. Associazione, composta da Csi e Provincia, il cui Consiglio d'amministrazione è scaduto da un anno ed è in carica in prorogatio. Anche se il presidente della Provincia Ettore Pirovano, in un recente incontro in via Tasso, ha riconfermato a Bosio piena fiducia come presidente del Cda, per gestire anche in futuro la Cittadella dello sport.
 Be. Ra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA