Tiri liberi sul basket bergamasco
Comark: Borra o Zanella al via?

E' bene fugare subito anche il minimo dubbio: nel quintetto base, la Comark edizione 2010-2011, privilegerà Borra anzichè Zanella. Piena fiducia, quindi, da parte dei vertici societari e dello staff tecnico al ventenne di 212 centimetri e non all'esperto Zanella che verrà utilizzato soltanto in corsa. Pro e contro della rigorosa decisione quanto meno messa in atto a partire dal precampionato. Lato positivo della scelta è che in tal modo si darà l' opportunità al gigante ex Fortitudo Bologna di maturare in fretta coniugando il tutto con l'investimento, inteso nel più ampio senso del termine, sul giocatore.

Rovescio della medaglia se Borra faticasse oltre il dovuto a maturare determinando, così, preoccupanti scompensi tecnici-tattici alla squadra con negativi riscontri magari sull' esito dei vari match. Siamo, pertanto, di fronte ad una scommessa o forse meglio scommessona che se vinta procurerebbe vantaggi ad iosa; in caso contrario sarebbe scontato ipotizzarne le conseguenze. Anche perché ribaltare la situazione promuovendo, strada facendo, a titolare Zanella sarebbe rischioso e come. Infatti sul conto di Zanella non esistono, ormai, pareri discordi: l'inattaccabile lungo sotto il profilo professionale e dell'impegno agonistico rende di norma parecchio al di sotto delle sue possibilità se lo si responsabilizza all'eccesso.

Per andare sul sicuro un'unica soluzione: rituffarsi sul mercato e aggregare al gruppo il classico nonchè smaliziato pivottone di categoria. C'è chi ritiene la cosa, ancora, possibile anche se dalla società non usciranno mai conferme in merito non fosse altro che per non turbare psicologicamente gli stessi Borra e Zanella sui rispettivi futuri.

Due parole, infine, sulle ultime amichevoli sin qui disputate. Agrigento e Omega, entrambe di pari divisione della Comark, sono state agevolmente messe in ginocchio al PalaFacchetti nonostante il discreto spessore delle antagoniste. Guai, comunque, lasciarsi trascinare dall' ottimismo perché è da sempre noto che in mancanza della posta in palio il risultato finale lascia il tempo che trova.

Arturo Zambaldo

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